Re: teorema CPT

From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it>
Date: Wed, 26 May 2004 20:55:14 +0200

a.m.boy ha scritto:
> Qualcuno pu� cortesemente illustrarmi il teorema CPT, quali sono le
> sue origini e se questo implichi che la violazione di CP in un
> processo debole comporti la violazione di T?
> Esistono processi in cui viene violata solo T?
> ( il mio libro di testo � troppo generico al riguardo ).
Ci vorrebbe qualcuno piu' fresco di me sull'argomento, ma in
mancanza...
Premessa banale: il teorema CPT (o TCP, o PCT, secondo i gusti :) )
essendo un teorema ha delle ipotesi.

Le ipotesi sono essenzialmente: che si abbia a che fare con una teoria
di campo relativistica in cui vale la commutativita' locale. Il tutto
anderebbe precisato per bene: mi limito all'ultimo punto, che vuol dire
che i campi definiti in due punti con separazione di tipo spazio
commutano.
Allora esiste un operatore antiunitario che realizza l'invarianza CPT.

E' chiaro allora che se non c'e' invarianza CP non puo' esserci
neppure invarianza T, e viceversa.
Se percio' si dimostrasse che CP non vale, e invece T vale, ne
seguirebbe che qualcuna delle ipotesi del teorema non e' soddisfatta,
e sarebbe dura...

Quanto alle origini del teorema: so solo che la sua prima formulazione
e' di Pauli, forse negli anni '30, ma non mi pare fosse molto precisa
dal punto di vista assiomatico.
Parecchio dopo (credo anni '60) Jost ne ha dato una prova piu'
rigorosa e con un'ipotesi piu' debole: sostituendo la commutativita'
locale con l'annullamento dei valori medi sul vuoto dei commutatori.

Spero almeno di aver detto cose giuste :)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Wed May 26 2004 - 20:55:14 CEST

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