[Elio Fabri:]
>Ovviamente dipende dal rivelatore, ma per la luce visibile i
>rivelatori sono sempre (che io sappia) sensibili al campo elettrico e
>non al campo magnetico.
Non ci avevo assolutamente pensato. :-(
Ora pero` mi sorge spontanea una questione. Che succede se si
pone una barriera (ipoteticamente sottile) nel punto di zero
elettrico? Supponiamo di usare un laser, un divisore di
fascio e una serie di specchi che fanno convergere i due
fasci l'uno contro l'altro. Se si mette la barriera in un
punto di zero, ai due lati si formano ancora onde
stazionarie? Si potrebbe pensare di no, perch� la barriera
assorbe i fasci. Si potrebbe anche pensare di s�, perch� la
barriera non pu� assorbire una luce che non "vede"...
Probabilmente non si pu� realizzare una barriera cosi'
sottile. Forse con onde e.m. di lunghezza maggiore?
>Mi sembra di poter dire che esista un'osservabile "posizione
>elettrica": quella misurata appunto da un rivelatore sensibile al
>campo elettrico.
Interessante. Devo confessare che non ho mai capito come si
concilia l'asserzione che non si puo` definire un operatore
di posizione per i fotoni con l'esperimento di
autointerferenza... l'immagine che si forma sullo schermo
cosa misura allora? Se pero` e` definibile una sorta di
"posizione elettrica", forse comincio a capirci qualcosa...
Ciao
Paolo Russo
Received on Sun May 30 2004 - 22:54:50 CEST
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