Re: Interferenza EM

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Sat, 22 May 2004 12:53:29 +0200

Elio Fabri ha scritto:

> u May 20 20:47:53 2004
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> In-Reply-To: <2h0uqjF7g21rU1_at_uni-berlin.de>

> Carlos Bustamante Bozzi ha scritto:
> > Salve, volevo porre una domanda probabilmente molto banale ma cui
> > non mi so rispondere a proposito dell'interferenza della luce (quella
> > tipica del laser che si fa in laboratorio al liceo). Quando nella
> > figura d'interferenza vediamo le zone di buio vuol dire che i fotoni
> > di fase opposta (� corretto dire cos�?) interferiscono distruggendosi?
> Non e' corretto: non ci sono "fotoni di fase opposta", e soprattutto
> l'interferenza e' faccenda di ogni singolo fotone.

> Questo e' stato dimostrato da molto tempo (quasi un secolo): se fai
> l'esperimento con una luce cosi' debole che nell'apparato non sia mai
> presente piu' di un fotone per volta, l'interferenza c'e' ugualmente.
> Il che vuol dire che *ciascun singolo fotone* sa (per cosi' dire) che
> in certi posti non ci deve andare, e in altri si'.
> So bene che questo e' l'aspetto piu' "indigesto" dei fenomeni
> quantistici, che ha dato luogo a innumerevolidiscussioni. Ma come
> fatto e' incontestabile.

> > Cosa succede alla luce distrutta? Visto che le onde EM, o i fotoni,
> > sono energia, che succede a tale energia? Non si conserva? Se invece
> > si conserva, come mai sparsce? Dove va? In cosa si trasforma?

> Giacomo Ciani ha scritto:
> > In poche parole, quello che cambia � la distribuzione: invece di
> > distribuirsi uniformemente, i fotoni si distribuiscono secondo la
> > figura di interferenza, ma il loro numero totale resta invariato (e
> > quindi l'energia associata alla radiazione).
> Giusto.

> Riassumendo: ciascun fotone ha una probabilita' di "atterrare" in
> un punto dello schermo data dalla figura d'interferenza.
> Quando i fotoni sono molti, essi si distribuiscono secondo quella
> probabilita'.
> Il numero di fotoni non cambia, ma si modifica solo (causa
> l'interferenza) il modo come si distribuiscono.
> Quindi l'energia si conserva comunque.
"Il numero dei fotoni non cambia", dici.
1� esperimento.
Teniamo una sola fenditura aperta, per un certo tempo, ed inviamo dalla
sorgente i fotoni, uno alla volta, dalla sorgente.
La maggior parte di essi non passer� per la fenditura, ma andr� a
schiantarsi sulla sezione piena dello schermo forato.
Mettiamo che in quel lasso di tempo passino per la fenditura x fotoni (e
che siano, idelamente, tutti rilevati sullo schermo posto a valle).
Sappiamo che si former� una figura non interferenziale con distribuzione a
campana. Per semplicit� (vedi anche dopo) supporremo che la distribuzione
sia uniforme, che cio� la densit� dei "puntini" luminosi sia costante
nella zona "illuminata".
2�esperimento.
Apriamo ora, accanto alla prima, una seconda fenditura, lasciando immutate
le altre condizioni sperimentali.
Questa volta, passeranno 2x fotoni.
Si former� una figura di interferenza: troveremo "puntolini luminosi" solo
in fasce affiancate a fasce vuote (con densit� che in realt� sfuma
sinusoidalmente, ma per semplicit� immagineremo fasce "piene" di puntolini
affiancate nettamente da fasce senza puntolini)
In questa figura dovranno, per il principio di conservazione dell'energia,
figurare complessivametne 2x puntolini, giusto?.
Quindi nelle fasce piene la densit� dovr� essere *quattro volte*
superiore, e non due volte, a quella della distribuzione del primo
esperimento..
Non mi sembra che quadri.
Dove ho sbagliato?
Ciao.
Luciano Buggio


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> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sat May 22 2004 - 12:53:29 CEST

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