Re: L'esperimento di Michelson è ancora oggi valido?

From: Arcobaleno <arcobalenocolorato_at_freemail.it>
Date: Fri, 27 May 2011 12:13:52 -0700 (PDT)

On 27 Mag, 01:50, Tetis <lje..._at_yahoo.it> wrote:
>
> Questa discussione mi ha suscitato due curiosit� la prima l'avevo
> gi� prima, leggere cosa dice esattamente Fox in merito a Ritz.
>

Ho consultato oggi un libro di Fernando De Felice dove mi ha fatto
notare
che bisogna fare una distinzione motto netta tra la costante che
compare
nelle equazioni di Maxwell(eq onde elettromagnetiche) e la velocit�
della luce.

Si tratta in pratica di quella famosa costante di cui gi� chiesi a te
e mi consigliasti
di vedere il sistema Giorgi a riguardo.

De Felice dice che quella costante deve essere tale in ogni sistema di
riferimento
e tale dovranno essere anche la costante di Planck, quella della
gravitazione universale ecc ecc.

In pratica in questo modo si mette un forte accento sul primo
postulato della RR: leggi della fisica
valide in ogni siste di rif inerziale.

Poi De Felice si dilunga sulle "varie" velocit� della luce, la
velocit� di gruppo, quella del pacchetto d'onda
e fa anche una bella analogia a riguardo.

Poi ovviamente si parla della velocit� della luce nei vari mezzi:
questo poi � il tema della
interazione tra radiazione e materia.

A me � venuta la seguente idea.....

A bordo di ogni sistema inerziale sar� possibile misurare tutte le
costanti della fisica compresa c.

Poi possiamo stabilire di mettere in contatto i varii sistemi
inerziali tra di loro con un segnale molto particolare
che viaggia alla velocit� c.

Queste due cose a mio parere (segnale e costante) devono essere
nettamente separate.

Il segnale � in realt� un "concetto" come lo � l'orologio e lo stesso
sistema inerziae.

Per es. il concetto di sistema inerziale lo abbiamo elaborato noi
facendo fisica, ed � un sistema
dove tutte le leggi della fisica sono valide e dove anche le costanti
sono sempre le stesse.

Anche il segnale � un concetto, � il concetto che mette in
comunicazione i sistemi inerziali.

Quindi noi abbiamo non solo i sistemi inerziali ma anche i segnali,
gli orologi, i regoli ecc ecc.
Tutto questo � IDEALIZZAZIONE di qualcosa che possiamo esperire nel
mondo reale.

Per es. noi possiamo avere come sistema di riferimento inerziale
qualche lontana galassia
con delle cefeidi e cos� possiamo fare bene le nostre misure.

A me sembra che la RR dovrebbe applicarsi alla astronomia ma
stranamente nei libri non c'�
traccia di questa applicazione. Della RG se ne parla in cosmologia ma
in astronomia
non si parla ne di RG ne di RR.

Come mai?
Come mai cio� non viene usata la meccanica relativistica per le
misurazioni astronomiche?
Come si potrebbero sincronizzare gli orologi della terra con quelli di
un altro sistema planetario lontano anni luce?

Regge nella Treccani spiega che prima di varii esperimenti verso gli
anni Settanta la RG fino ad allora era
relagata in ambito fisico matematico e cio� come a dire una bella
teoria ma che non viene usata.

Come mai nel corso di laura in astronomia
http://www.scienze.unibo.it/Scienze+Matematiche/Didattica/LaureeMagistrali/manifesto.htm?AnnoAccademico=2010&CodCorso=8018
perfino nella laurea magistrale la RG � un complementare tra i tanti e
non un esame obbligatorio?

La RR poi la spiegano all'interno del programma di fisica generale 2.

Lenz a Milano almeno la piazzava nell'esame di Istituzioni di fisica
teorica la RR insieme alla MQ..a Bologna invece si occupano della MQ e
basta sempre in questo corso di laurea sia triennale che magistrale.


Voi che bazzicate l'ambito accademico cosa potete dire a riguardo?
Received on Fri May 27 2011 - 21:13:52 CEST

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