Bruno Campanini wrote:
> Il termine da me usato sta a indicare che tutti i fotoni del fascio laser
> hanno la stessa frequenza e non sono distribuiti in un intervallo sia pure
> piccolo come pu� accadere per la luce naturale di un certo colore. Quanto a
> quelli che affermano che tale espressione" non avrebbe diritto di
> cittadinanza in fisica" preferisco non commentare; magari tra coloro c�
> ancora qualcuno che usa la caloria, l'atmosfera, il kilogrammo-forza o il
> quintale o indica il secondo con sec ecc.
> Cordialmente
> Michelangelo Fazio
Bruno, senza colpa ti trovi in mezzo a una discussione che forse e'
meglio interrompere.
Sappi solo che un'onda strettamente monocromatica esiste solo scritta su
un foglio a quadretti, possibilmente grossi cosi' che anche i miopi la
possano vedere: A*sin(k.r-wt-f)
dove A e' l'ampiezza (costante), k viene chiamato il vettore d'onda
(costante), r il vettore che definisce le coordinate di un punto nello
spazio, w la frequenza dell'onda (costante), t il tempo e f un'altra
costante chiamate fase iniziale o qualcosa del genere.
Nella realta', un oggetto in grado di produrre una cosa cosi semplice
senza produrre altro "rumore" intorno, andrebbe contro tali principi di
base della fisica che occorrerebbe ricorrere a parecchi miracoli per far
quadrare le cose. E la "frequenza dei fotoni emessi da un chicchessia
laser" non fa eccezione a questa legge di natura.
A parte questo "piccolo" malinteso tra Fazio e Fabri, non ho capito
qual'e' il problema ad usare il quintale...
tu quoque, Fabri, lo usi???? A me, qualche volta, potrebbe capitare...
Daniele Fua'
Uni. Milano-Bicocca
Received on Fri May 14 2004 - 12:43:57 CEST
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