Re: esplosione di una bomba atomica

From: Pangloss <pangloss_at_tin.it>
Date: Sat, 08 May 2004 14:37:56 GMT

[it.scienza.fisica 04 May 2004] Daniel ha scritto:

> Se hai una fonte di calore in atmosfera, per esempio vicino alla superficie
> della terra, l'aria piu' calda e meno densa dell'ambiente circostante tende
> a salire per effetto della forza di galleggiamento (forza di Archimede).
> Salendo, pero', si raffredda perche' si espande (piu' o meno)
> adiabaticamente.
> <cut>

Tutte le risposte che ho letto in questo thread attribuiscono la
morfologia del fungo nucleare essenzialmente alla convezione naturale
dell'aria calda verso l'alto. Mi aggancio qui per motivare meglio le
ragioni di un dissenso che ho gia' manifestato.

Per i problemi in discussione vale l'equazione fluidodinamica del moto:
rho * ( g> - a> ) = grad p
anche se questa non e' sufficiente da sola per risolverli.

Nella trattazione dei fenomeni meteorologici (anche violenti, come la
formazione dei cumulo-nembi o come l'uragano di fuoco di Dresda) le
accelerazioni a> del moto fluido sono piccole rispetto alla gravita' g>
e possono essere generalmente trascurate nei calcoli.
Si usa cioe' in pratica l'equazione:
rho * g> = grad p
che caratterizza la statica dei fluidi (Pascal, Stevin, Archimede ecc.).
In questo contesto e' corretto affermare che le parti di fluido piu'
calde tendano a salire a causa della loro minore densita' rho.

L'uso della statica dei fluidi non significa che la meteorologia tratti
fenomeni stazionari, ma solo che le accelerazioni sono trascurabili.
E' ben nota invero la fondamentale importanza dei moti convettivi per
l'equilibrio termodinamico dell'atmosfera, ma gli schemi di calcolo di
un'adiabatica secca o di un'adiabatica umida fanno uso (oltre che della
termodinamica) anche del principio di Stevin e danno risultati in buon
accordo con le ossevazioni.

In un fenomeno esplosivo non e' invece lecito trascurare le accelerazioni
nell'equazione fluidodinamica del moto. Non e' dunque corretto asserire
che la formazione della colonna del fungo nucleare sia spiegabile con il
principio statico di Archimede.
 
-- 
     Elio Proietti        
   Debian GNU/Linux
Received on Sat May 08 2004 - 16:37:56 CEST

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