"Francesco Alf�" <fsco.alfe_at_tin.it> wrote in message
news:XBMnc.170041$hc5.7362019_at_news3.tin.it...
> E' scontato che l'aereo sia partito da fermo,
> e che per raggiungere quella certa velocit�
> abbia sub�to un'accelerazione.
> E' proprio questo che fa la differenza.
> Tra l'altro l'esperimento � gi� stato eseguito,
> e l'orologio che ha volato, una volta rientrato a terra,
> si � trovato pi� indietro rispetto al gemello
> rimasto fermo dentro il laboratorio.
Ripensandoci mi � venuto di considerare che nel
processo di atterraggio, quando l'accelerazione diviene
negativa, per simmetria di ragionamento l'orologio
debba accelerare i battiti.
Ma non dev'essere cos�.
Quando si porta a velocit� di crociera l'orologio si
trova schiacciato sulla poppa, in fase di atterraggio
si trova schiacciato sulla prua.
In ogni caso sottoposto a un campo gravitazionale
superiore a quello che rileva a velocit� di crociera
quando si trova in business class al centro dell'aereo.
Se cos� � - ma non ne sono certo - responsabile del
paradosso � solo l'accelerazione, ma non in quanto
produca variazione di velocit�, bens� in quanto
generi nell'orologio la "senzazione" di trovarsi
immerso in un pi� intenso campo gravitazionale.
Ne consegue che la velocit� di crociera e il tempo
trascorso a navigare con tale velocit� (accelerazione
nulla) sono ininfluenti sui battiti, avendo solo rilievo
la durata delle accelerazioni (positive e negative)
e la loro entit�.
Ne consegue ancora che portato quell'orologio sulla Luna
ed ivi lasciato per un tempo congruo, il precoce invecchiamento
dovrebbe chiaramente rivelarsi.
Mentre avrebbesi manifestazione di longevit�, posto
lo stesso su Giove.
Avr� detto un sacco di fregnacce?
Ma quell'esperimento come � stato condotto?
Ciao
Bruno
Received on Tue May 11 2004 - 16:07:01 CEST
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