Baby Elian ha scritto:
> "Michele Falzone" <falzonemichele_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:c7gqfn$27f$1_at_news.newsland.it...
> > Baby Elian ha scritto:
> >
> > Per quanto riguarda la seconda domanda, una localit�( Centrale di
> > distribuzione) non � mai collegata a una sola centrale di produzione e
> > tutte sono collegate tra di loro, praticamente pu� capitare che la Sicilia
> > sopperisca alle necessita del nord e viceversa.
> Interssante.Per esempio,quanto sarebbero le perdite per il trasporto di
> energia da Palermo a Torino?Si possono contenerle alzando la tensione
> iniziale? E sopratutto chi paga questi costi di trasporto,i privati
> possessori delle centrali(se diversi dallo Stato) o la comunit�?
A pagare � sempre l'utente finale, infatti una quota delle spese di
impianto si pagano al momento del contratto che per impianti industriali
sono molto salati, per quanto riguarda le perdite sulla linea, visto che
dipendono dalla resistenza della linea e dalla corrente sulla linea,
l'aumento della tensione � un metodo comodo per contenerle, infatti i
parametri della potenza trasportata V ed I possono essere modificati con
un semplice, si fa per dire, trasformatore e pertanto aumentando la
tensione, a parit� di potenza trasportata si ha una riduzione della
corrente di linea.
Per ridurre le perdite per effetto joule si deve ridurre la resistenza di
linea a parit� di distanza, e pertanto si deve aumentare la sezione dei
conduttori.
Perdite che esistono sempre e vengono pagate con il normale canone..
Fare i calcoli � relativamente banale, almeno quando si possono trascurare
gli effetti reattivi di linea che non sono trascurabili per linee lunghe,
ma non sapendo la tua reale preparazione, mi viene difficile capire fino a
che punto mi posso spingere nel farti un esempio, in ogni caso le perdite
sulla linea sono un dato di progetto come la caduta di tensione massima
sulla linea.
Ciao
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Received on Sun May 09 2004 - 13:50:46 CEST