Symianth <massidonnoNOSPAM_at_NOSPAMinfinito.it> ha scritto:
> Supponiamo che inizialmente l'asse sia come dici tu parallelo al suolo.
> Si fa girare la ruota. Se tenti di ruotare l'asse, fornendo quindi una
> coppia, ottieni che si genera una coppia che si oppone alla tua, come
> gi� detto.In ogni istante la coppia motrice e la coppia resistente si
> eguagliano. Supponi che a 15 gradi ti fermi. Il lavoro svolto da te �
> servito a portare l'asse di rotazione da 0 a 15 gradi.Il sistema della
> ruota ha ora pi� energia potenziale. Ora, se smetti di opporti alla
> coppia che genera la ruota, questa torner� con l'asse a 0 gradi,
> stavolta il lavoro che tu compi � negativo, quindi il lavoro lo svolge
> il sistema della ruota, rilasciando l'energia potenziale che avevi
> fornito. La stessa cosa che ottieni tirando una molla: la tiri e compi
> lavoro, e nel frattempo cresce l'energia potenziale del sistema. Quando
> la lasci � la molla a fare il lavoro, cedendo l'energia che aveva
> accumulato.
Che io sappia non funziona cos�. Quando si sposta l'asse si incontra una
forza resistente dopodich� l'asse rimane fermo punto e basta. Per questo
nasce il problema su dove finisce quel lavoro e parlavo di una forma
(impropria) di attrito.
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Received on Wed May 05 2004 - 20:35:05 CEST
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