In data Thu, 29 Apr 2004 10:34:28 GMT, Daniel ha scritto:
>> sto cercando di venire a capo di una "leggenda metropolitana"...vorrei
>> capire se ed in che misura sia fondata l'idea che sia sconsigliabile far
>> viaggiare strumenti musicali come chitarre classiche o elettriche nella
>> stiva degli aerei di linea.
>> Per quanto so io, la stiva degli aerei di linea non ha sistema di
>> pressurizzazione n� di climatizzazione, pertanto si pongono i problemi:
>
> Per quanto ne so io, sia la cabina che la stiva degli aerei di linea in
> condizioni normali sono tenute in modo uguale e alla pressione che
> corrisponde circa a 1500m di quota: diciamo tra 800 e 850hPa. Un aviatore o
> un ingegnere aeronautico potra' darti delle informazioni piu' precise. La
> pressione viene cambiata in modo abbastanza veloce sia in decollo che in
> atterraggio e questo te lo dico semplicemente per esperienza personale
> giudicando gli spiacevoli effetti ai timpani. Specialmente in atterraggio
> alcuni piloti hanno particolare fretta...
>
> Per quanto riguarda la temperatura, quella della cabina e' piu' o meno
> adatta al conforto delle persone; direi sui 18C. Quella della stiva,
> invece, nella maggior parte degli aerei su cui ho volato e' certamente molto
> piu' bassa e, direi, non lontana dal punto di congelamento anche se,
> probabilmente, tendono a non arrivare cosi' in basso per non provocare lo
> scoppio delle bottiglie di vino che la maggior parte dei viaggiatori sembra
> portare in giro per il mondo.
>
> Altra storia e' l'umidita'. Le cabine degli aerei sono note per il
> bassissima umidita' percentuale: prendono aria da fuori a circa 250hPa,
> temperatura circa -50C e con contenuto di acqua estremamente basso (rapporto
> di mescolamento dell'ordine di 0.1-0.5 g/kg), la comprimono fino a 850hPa
> (la devono anche raffreddare, basta fare il conto!)
Cio� portandola da 250hPa a 800hPa si scalda pi� che a T ambiente? Partendo
da -50C?
> e, forse, ci aggiungono
> un po' d'acqua ma non sono sicuro. Comunque, quest'aria portata alla
> pressione e temperatura della cabina avrebbe un'umidita' relativa di
> (0.5/18.0)x100 cioe' circa 2.8% che, secondo le mie mucose nasali, non si
> discosta troppo dalla realta'. Il 18.0 e' circa il rapporto di mescolamento
> di saturazione, in g/kg, a 20C e 850hPa.
> La stiva, poiche' viene tenuta ad una temperatura piu' bassa avrebbe
> un'umidita' relativa maggiore e, facendo semplici conti e considerando una
> temperatura di 0C, si ottiene circa il 13%.
>
>> 2) una volta ottenuto un quadro di ci� che accade, stabilire se possa
>> essere rischioso per tali strumenti, e come si potrebbe risovere eventuali
>> problemi.
>
> L'eventuale esistenza e soluzione di problemi deve essere giudicata caso per
> caso. Non c'e' dubbio che per alcuni strumenti e per viaggi lunghi potrebbe
> esserci uno stress dannoso. Il legno potrebbe, in particolare, soffrire di
> stress da sbalzi di temperatura e di umidita'. Tra l'altro, non ho idea se
> sia piu' importante l'umidita' relativa o il rapporto di mescolamento ma non
> c'e' da stare molto allegri: entrambe le quantita' sono soggette a forti
> variazioni. Le variazioni di pressione invece, a meno che non ci siano
> cavita' chiuse ermeticamente, penso che possano essere considerate
> abbastanza innoqui.
>
Daniele, grazie mille (ma ovviamente anche a tutti gli altri) per le
preziose informazioni: adesso la cosa comincia ad assumere dei connotati
pi� chiari. Provo a vedere di riassumere quanto ho capito fin'ora:
1) La stiva viene mantenuta alla stessa pressione della cabina, ossia entro
i limiti ben tollerati dall'uomo. Questo non significa per� che non ci
siano gradienti di pressione, come si sperimenta normalmente in atterraggio
e in decollo. Per� questo non sembra essere un problema molto influente.
Azzardo la ragione: le variazioni di pressione sono tutto sommato contenute
e permettono di trattare gli strumenti come oggetti rigidi.
2) La stiva ha una temperatura superiore allo 0 gradi, altrimenti vi
sarebbero chiare indicazioni per i passeggeri di non portare liquidi che
ghiaccino in valigia...Anche in questo caso, comunque, la variazione
termica � di una certa entit�, dalla temperatura al suolo ai 2-3 gradi. Pi�
che l'escursione, per�, potrebbe essere dannosa la rapidit� con la quale si
passa da un estremo all'altro. Per� sin'ora non ho dati per quantificare il
fenomeno. C'� anche "l'effetto coperta" degli altri bagagli, di cui tener
conto. Ci vorrebbe uno specialista! Comunque direi che lo stress termico
possa essere considerato un problema con cui fare i conti.
3) L'umidit� relativa varia parecchio ed anche piuttosto in fretta e questo
pu�, per il legno, costituire un grosso problema. Domanda: non esistono
materiali che isolino dall'umidit�?
Grazie per le risposte,
Michele
--
email: mancheesREMOVE_at_THIStiscali.it
Received on Thu Apr 29 2004 - 16:06:24 CEST