Il punto � che adesso, pian piano sono riuscito - se non a risolvere il mio
problema - almeno a separarlo in due parti.
1) Lo spettro di potenza viene fuori da una elaborazione matematica che
distribuisce la potenza finita del fenomeno (aperiodico) ad un range
continuo o infinito, ma numerabile (se il segnale � periodico) di
frequenze. Ad ogni frequenza (o meglio ad ogni intervallo infinitesimo dv,
v= frequenza), ovviamente, � associata una quantit� infinitesima di energia.
2) il problema che ancora mi rimane, � di ordine fisico. In realt� a questa
suddivisione della questione, si aggiunge naturalmente un terzo problema. Ma
restiamo a questa seconda parte della questione. Se al punto 1 abbiamo visto
come uno strumento matematico generi uno spettro continuo, in questo secondo
punto vorrei pormi il quesito se *fisicamente* si possa parlare di una
emissione continua. Ossia se sia possibile che un corpo emettitore emetta
una infinit� (continua o no) di onde monocromatiche, tutte indipendenti
l'una dall'altra (non interferenti), ognuna con associata una quantit�
finita di energia. Insomma chiedo quel che pensavo prima (erroneamente)
riguardo allo spettro, quando cio� lo intendevo come l'enumerazione di
queste infinite onde monocromatiche, ognuna con energia finita. Perch�,
vedete, adesso, dopo aver capito qualcosa di pi� sullo spettro di potenza,
capisco anche tutte le cose che finora mi avete detto. Qui per� subentra la
terza domanda a cui avevo accennato:
3) ma fino a che punto ha significato fisico lo spettro??? Insomma lo so che
un insieme infinito (nuemrabile o continuo) di armoniche pu� darmi un
segnale periodico o no, ma fini a che punto questo � una astrazione
matematica e fino a che punto � una realt� fisica? La domanda � ancor, a mio
avviso, pi� chiara se ci riferiamo all'emissione elttromagnetica: lo
spettro, da quel che ho capito e scritto sopra, non ha un corrispettivo
fisico vero e proprio, ossia non � che vi siano inifini emettitori, ognuno
dei quali emetta una armonica monocromatica, ecc ecc,. Come stanno le cose
realmente? Insomma: fino a che punto si pu� dire che tutte quelle infinite
armoniche
dello spettro continuo siano effettivamente ad una ad una emesse??
Grazie
Received on Mon Apr 19 2004 - 19:18:14 CEST
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