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From: Giacomo Ciani <giacomo.ciani_at_tiscalinet.it>
Date: Mon, 5 Apr 2004 10:11:51 +0200

Colgo l'occasione per un intervento veloce veloce che mi da' l'occasione di
spiegarti meglio le mie contestazioni ai tuoi criteri di semplicit�, che tu
sembri non aver recepito.

> Abbiamo il vettore F nel vuoto (anche di campo).
> Criterio di semplicit� sia che sint � pi� semplice di sin2t, sint+1,
> sint^2, di tgt ...e cos� via, cio� di tutte le funzioni che lo implicano.

Mettiamo di essere d'accordo

> Lo stesso vale per cost (ma forse era sufficente parlare di sint, essendo
> cost esprimibile in funzioen di sint, ma comunque credo di essermi
> spiegato).

Ecco che i tuoi criteri di semplicit� cadono!
Infatti tu affermi che secondo i tuoi criteri, se indichiamo con A >S> B la
frase A � pi� semplice di B, si ottiene:
sin(t) >S> sin^2(t) >S> 1-sin^2(t) >S> sqrt(1-sin^2(t)) = cos(t)
cos(t) >S> cos^2(t) >S> 1-cos^2(t) >S> sqrt(1-cos^2(t)) = sin(t)

abbiamo ottenuto sint(t) >S> cos(t) e sint(t) <S< cos(t): come la mettiamo?
Ti faccio notare che non puoi rispondere che hanno lo stesso grado di
complessit�, postulando in qualche modo che riguardo alla "semplicit�",
"maggiore/minore" valga in realt� "maggiore/minore o uguale": infatti,
indicando con =S= l'uguaglianza di semplicit�, si avrebbe, sempre
riferendosi a quanto sopra:

cos(t) =S= sin(t) >S> sin^2(t) >S> cos(t)

il che implica chiaramente

cos(t) =S= sin^2(t) =S= sin(t)

quindi anche sin^2(t) ha la stessa complessit� di sin(t)

E' facile convincersi che i tuoi criteri, a seconda dell'interpretazione, o
cadono in contraddizione, o non ordinano un bel niente, classificando un
gran numero di operazioni "complesse" (nel senso di composte), tra loro
anche molto diverse, come ugualmente semplici.

Ciao

Giacomo
Received on Mon Apr 05 2004 - 10:11:51 CEST

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