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From: Giacomo Ciani <giacomo.ciani_at_tiscalinet.it>
Date: Tue, 6 Apr 2004 11:41:57 +0200

Vedo che continuiamo a non capirci: se tu dici che la forza necessaria per
generare una parabola deve "traslare" (parole tue), stai sottintendendo che:

1) non consideri tale forza presente in tutto lo spazio
2) tu consideri che tale forza possa agire sul punto materiale solo se si
trova, istante per instante, nello setto posto del punto materiale stesso

In pratica tu, per tua stessa esplicita ammissione, stai assimilando la
forza ad un razzo. Indipendentemente da quanto si possa considerare sensato
questo tuo modo di ragionare, � evidente che hai gi� commesso un errore: se
la forza deve "seguire" il moto del punto materiale, per la parabola non �
necessaria una traslazione retta, ma un moto parabolico, appunto: il razzo
deve sempre stare attaccato al punto materiale, quindi deve muoversi di moto
parabolico con esso, e mantenere sempre la stessa orientazione.
Nel caso della cicloide il razzo deve deve seguire un moto cicolidale, e in
pi� cvambiare la sua orientazione...
Cosa c'� che non ti torna in questo discorso?

D'altronde se mi dici che tu non consideri il punto di applicazione, quindi
per generare una cicloide basta una forza "che gira", allora per generare
una parabola basta una forza che rimane ferma (non trasla e non gira):
perch� mai dovrebbe traslare?

> Che cosa genera invece la sola rotazione della forza?

Secondo il tuo modo di ragionare, in cui la forza deve "seguire" il moto,
nulla. Se invece non consideri il punto di applicazione della forza, genera
al cicloide, ma allora per la parabola non serve la traslazione...

Ciao

Giacomo
Received on Tue Apr 06 2004 - 11:41:57 CEST

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