Re: Aeroplani e Uccellini

From: Mino Saccone <mino.saccone_at_eidosmedia.com>
Date: Thu, 1 Apr 2004 13:39:00 +0200

"Gian Carlo Pinna" <skanko_at_debogancedduspammed.com> wrote in message
news:c4ejva$aet$1_at_lacerta.tiscalinet.it...
> sandrosky wrote:
>
> >
>
> > al massimo lo smerdano un p�....
> > Non dovrebbe succedere niente visto che l'aria che gli uccelli spingono
in
> > basso spinge sull'aereo.
> > CIao
>
> E' la prima cosa che mi e' venuta in mente, ma pensando al teorema di
> Bernoulli applicato all'ala di un aeroplano (due tubi di flusso, uno sopra
> e uno sotto l'ala; in quello sopra la velocita' dell'aria e' maggiore di
> quello sotto, la pressione e' minore, e questo crea la portanza), vediamo
> che a una certa distanza (nemmeno tanto grande) sotto l'ala, gli effetti
> della perturbazione indotta dall'ala stessa, non si sentono piu'.

Non e' vero. Lasciamo stare Bernouilli e rifacciamoci al terzo principio
della dinamica:
L'aereo, per volare, essendo piu' pesante dell'aria, deve spingere in basso
con sufficiente velocita' una sufficiente quantita' d'aria nell'unita' di
tempo.
Detto Q il flusso in kg/sec diretto verso il basso e v la velocita' media
(semplifichiamo) ad esso impressa si ha, per il terzo principio:

P = q.v
dove P e' la portanza che deve opporsi esattamente al peso dell'aereo,
uccelletto o insetto.

Ora questa quantita' di moto verso il basso impressa all'aria deve per forza
smorzarsi, se la scatola e' chiusa.
Smorzandosi o contro l'aria sottostante che deve smorzarsi anch'essa su
quella piu' sotto o, comunque, alla fine, contro il fondo della scatola,
restituira', sempre per il terzo principio, l'opposto della spinta P (quindi
il peso del volatile), tutta intera, al fondo della scatola (semplificazione
citata sotto).

Se invece abbiamo un'uccello in una gabbietta e il flusso d'aria prodotto
dalle ali riesce in parte o in toto a passare sotto le maglie della
gabbietta, allora la forza sulla gabbietta sara' minore e il residuo del
peso dell'uccello in volo si scarichera' comunque sul pavimento.

In ogni caso, da una parte o dall'altra i conti tornano sempre!



>
> Allora, per semplificare, se sostituiamo l'aeroplano con una grossa
scatola
> appesa a un dinamometro, e gli uccellini con un singolo aeroplano
> radiocomandato, il peso registrato dal dinamometro cambia quando
> l'aeromodello vola nella scatola?
> Secondo me il paragone col quesito precedente, quello del galleggiante
nella
> bacinella, non regge, in quanto il galleggiante non consuma energia per
> galleggiare, mentre l'aeromodello consuma energia per volare.
>
> Inoltre le condizioni del quesito precedente sono sempre stazionarie: il
> galleggiante continua a galleggiare anche dopo un milione di anni, mentre
> l'aeromodello prima o poi deve atterrare.
>
> In sostanza, io penso che l'aeromodello spenda energia per contrastare la
> forza di gravita', per cui il dinamometro debba segnare solo il peso della
> scatola.
>

L'energia non c'entra nulla, contano solo le quantita' di moto.

Saluti

Mino Saccone
Received on Thu Apr 01 2004 - 13:39:00 CEST

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