Re: domandina da profano sull'esattezza delle leggi e sulle implicazioni di questa

From: Giacomo Ciani <giacomo.ciani_at_tiscalinet.it>
Date: Thu, 1 Apr 2004 23:29:06 +0200

> Per quel poco che sono riuscito a capire,

Sapevo di non essere un grande oratore (scrittore?), ma speravo di non
essere stato cos� ermetico... :-(

>credo che la prima risposta
> che debbo dare e' che si tratta di un problema che mi appassiona
> piuttosto poco.
> Metto la questione in termini personali, per non fare un'affermazione
> presuntuosa del tipo "appassiona piuttosto poco un fisico". Anche se
> credo non sarebbe lontana della verita'...

Ovviamente nulla posso contestare sul fatto che la faccenda non ti
appassioni; resta per� vero che la cosa appassionava chi ha iniziato il
thread, e il fatto che noi vi si stia partecipando ci costringe a mostrare
un certo interesse, altrimenti avremmo potuto lasciare il thread l�
dov'era...

> Per cercare di seguirti un po' sul tuo terreno, non mi sentirei di
> affermare che "non esistono altre lingue che siano realmente diverse da
> L e che comunque funzionino per descrivere S".
> Almeno per due ragioni:
> 1) Che se affermassi questo, avresti diritto di chiedermi come faccio a
> saperlo, e io ti potrei solo portare un banale argomento empirico:
> nessuno l'ha mai trovata.

Ok, � quello che sospettavo, anche si mi sarebbe piaciuto sentire qualcosa
che non avessi nemmeno immaginato (sia a favore che contro l'esistenza di
tale lingua alternativa...)

> 2) L'argomento dell'extraterrestre: che ne sappiamo noi della
> matematica e della fisica di altre civilta' (che presumo sicuramente
> esistenti)?
> Asserire che debbono essere del tutto simili alle nostre, sarebbe
> piuttosto arbitrario.

Siamo perfettamente d'accordo. D'altronde � invece lecito pensare che
descrivano la stessa realt�...

> Un altro possibile argomento, che enuncio senza troppa forza, e' che
> in realta' l'inventiva umana e' piuttosto ampia.
> Non so quanto tu sai di matematica,

Pi� o meno quanto si impara nel corso di laurea in fisica... il che spazia a
seconda dei casi tra il quasi tutto e il quasi niente! ;-)

>quindi quanto puoi valutare
> l'ampiezza e la varieta' delle idee che rientrano in questo termine.
> E anche per la fisica, il secolo scorso ci ha dato esempio d'invenzioni
> cosi' sconcertanti che un bel po' di fisici hanno faticato parecchio a
> digerirle, e alcuni non ci sono mai riusciti.
> Eppure, dicendo questo non voglio tacere il mio dubbio che l'inventiva
> fisica sia ora un po' isterilita, e che questo forse possa essere alla
> radice delle presenti difficolta'.

Qui non ti seguo... cio�, capisco ci� che dici ma non ho le conoscenze per
esprimere un'opinione sensata, n� ne vedo l'attinenza con ci� di cui si
parlava.

> Come vedi sono ben lontano dall'avere una posizione precisa...

Ok, ma non ho capito se tu hai capito (scusa il bisticcio di parole) ci� che
ho tentato di esprimre nel mio post precedente, ed eventualmetne cosa ne
pensi: mi � parso che i termini della discussione siano stati:
IO - l'eleganza di alcune leggi fisiche potrebbe (condizionale!) non essere
in qualche modo "intrinseca", ma dipendere dalla lingua che usiamo
(matematica)
TU - non � vero! la costruzione matematica, seppur arbitraraia, deve
confrontarsi con la realt�: la geometria euclidea � risultata "giusta" in
questo senso e quindi se una cosa � semplice lo � perch� risulta semplice la
sua descrizione che si basi sulla geometria euclidea (e qui faccio illazioni
su ci� che mi pare sottinteso nel tuo discorso) che � l'unica giusta.
IO - i casi sono tre: o esiste un'altra (o altre) geometria che � "giusta"
nello stesso senso inteso sopra, ma usando la quale le leggi in questione
non sono pi� "eleganti"; o tutte le altre geometrie giute danno comunque
luogo a leggi eleganti; o non esiste geometria alternativa che sia "giusta".

Ora, dal tuo ultimo post mi pare di aver capito che non puoi/vuoi appoggiare
la terza ipotesi, quindi ritiene possibili le prime due; a questo punto non
capisco pi� il senso della tua precedente affermazione, che quoto ancora una
volta per intero per chiarezza:

> Eh no, qui non ci siamo.
> E' vero che una costruzione matematica e' arbitraria, ma poi si deve
> confrontare coi fatti.
> Quale sia la geometria che rappresenta bene il mondo fisico, lo puoi
> dire solo con le misure; e che la geometria euclidea fosse *in questo
> preciso senso* quella giusta, e' stato scoperto ben presto.
> Se qualcuno si fosse divertito a inventare la geometria che dici tu,
> si sarebbe scontrato coi dati del mondo reale, che l'avrebbero
> costretto a cambiare geometria.

Scusa la prolissit�, ma non ho capito al tua posizione, e siccome la tego in
grande considerazione, mi piacerebbe che fosse chiara...

Grazie

Giacomo
Received on Thu Apr 01 2004 - 23:29:06 CEST

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