Re: Archimede e peso

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Mon, 29 Mar 2004 11:59:54 -0800

Giorgio Pastore wrote:

> Premetto che non ho ben capito il ruolo del tappo aperto (il tappo in
> genere serve a chiudere un foro no ?).

Ho immaginato che il galleggiante sporgesse dal foro, e quando si mette
il tappo si spinge giu` il galleggiante.

> Immagino pero' che la situazione e' quella di una bacinella piena d'
> acqua in cui ci sia un galleggiante libero. Dopo di che fissiamo il
> galleggiante al fondo (in modo che sia sommerso) e ci chiediamo cosa
> pesa, prima e dopo, una bilancia sui cui metto tutto l' apparato.

Questo e` piu` chiaro, probabilmente gabryel e` d'accordo con questo
modello.

> Io preferirei spiegare la risposta facendo riferimento al fatto che il
> sistema vasca+acqua+galleggiante ha la stessa massa indipendentemente da
> cosa fa il galleggiante, il pelo dell' acqua e la forma del recipiente e
> che la forza peso e' la risultante della forza peso su ogni elemento
> costituente il sistema. Eventuali forze interne non contribuiscono in
> quanto esattamente compensate.

Per un momento ho pensato anch'io di dare una risposta simile, ma poi ho
cambiato idea perche' mi sembra una risposta "da fisico", data alla
domanda di un non fisico. Inoltre mi aspettavo che qualcun altro desse
la risposta generale.

L'utilizzabilita` delle due risposte e` sul livello e capacita` di
astrazione. Un fisico (ma al posto di fisico metti quasi quello che
vuoi) sa usare dei principi generali per risolvere facilmente problemi,
mentre un non fisico vede tanti casi particolari isolati. D'altra parte
pero` il fisico ha fatto in precedenza uno studio per capire il
principio generale e per saperlo applicare correttamente.

Se dai una risposta generale, il non fisico spesso la percepisce come
non risposta, come qualcosa di magico (e` cosi` perche' si`), o ancora
come voler eludere la domanda. Ricordo quando ero piccolo, se facevo una
domanda del genere poteva capitarmi una risposta "caso particolare",
oppure una risposta "principio generale indimostrato". La seconda mi
lasciava sempre un po' perplesso (perche' non rispondevano alla domanda:
ma allora dove va a finire la forza che il galleggiante fa sul fondo?).

La cosa migliore era quando mi si dava la risposta particolare e mi si
faceva osservare che era nell'ambito di un principio piu` generale.

> Il riferimento alla pressione e' possibile ma va fatto con attenzione
> sia per evitare errori concettuali che sono molto ben evidenziabili
> proprio con questa classe di problemi sia perche' l' informazione sulla
> pressione sul fondo non e' sufficiente a determinare la forza esercitata
> sul piatto della bilancia se non si dice anche qualcosa sulla forma del
> recipiente.

E` vero, ci sono anche le pareti che potrebbero essere inclinate, e
quindi contribuire con una forza sul fondo: ho implicitamente assunto un
recipiente che le pareti verticali. Diciamo che ho dato un pesce
all'affamato, non gli ho insegnato a pescare, ma in tanti casi, prima di
insegnare a pescare, si deve dare qualcosa per sopravvivere: il non
fisico potrebbe anche non vedere la relazione che c'e` fra la
spiegazione generale e il suo caso particolare.

Ciao

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Mon Mar 29 2004 - 21:59:54 CEST

This archive was generated by hypermail 2.3.0 : Wed Sep 18 2024 - 05:10:41 CEST