gabryel81 ha scritto:
> Quello che per� vorrei riuscire a capire io �: i moderni accelratori
> di particelle riescono ad accelerare un atomo ad una velocit� pari al
> 99% di quella della luce. Supponiamo di essere a bordo di un treno (�
> un ipotesi fantastica) che viaggia a 2000 Km al sec. e di avere
> all'interno del treno un'acceleratore di particelle in grado di
> accelerare un atomo a 299.000 Km al sec. L'atomo cos� accelerato
> viaggia effettivamente a quanto: a 299.000 Km al sec. o alla velocit�
> della luce perch� si dovrebbe sommare anche la velocit� del treno?
Prima cosa: questa domanda non ha assolutamente niente a che vedere
con la precedente.
La prova e' che mentre Galileo e Einstein avrebbero risposto nello
stesso modo alla tua domanda iniziale, danno invece una risposta
diversa a quest'altra.
> Insomma, ai fini degli effetti relativistici, dovremmo contare la
> velocit� del treno (velocit� assoluta della particella superiore a
> quella della luce) oppure conta solo la velocit� della particella
> (velocit� relativa della particella inferiore a quella della luce)?
Nessuna delle due.
La velocita' della particella rispetto alla ferrovia si ottiene con la
famosa formula di Einstein
v' = (u+v)/(1+uv/c^2).
Fai tu il conto ;-)
Se poi chiedi perche', la risposta sta nella teoria della relativita',
e non puoi sperare che ti si possa dare in poche parole...
Thanatos ha scritto:
> Se tu stai nella stanza vuota sul treno, e tieni la pallina in mano,
> tu stai andando in moto solidale con il treno, e la pallina va in moto
> solidale con te. Nel sistema treno e' tutto fermo.
> Nel sistema terra, state muovendovi tutti a velocita' x.
> Quando la lasci andare la pallina manterra' questa velocita', appunto
> per inerzia, visto che non vi sono forze perpendicolari al moto, e di
> conseguenza continuera', durante il rimbalzo, a muoversi con velocita'
> x, e ad essere solidale quindi con il treno.
Tutto vero, ma secondo me occorre specificare un punto importante.
E' che le leggi del moto sono le stesse nei due sistemi di riferimento.
Cio' segue naturalmente dal principo di relativita' (anche galileiana)
ma bisogna dirlo.
Se io sto fermo sulla banchina della stazione e lascio cadere un
pallina, quella cade nel modo che sappiamo.
Se sto fermo dentro il treno e lascio cadere la pallina, essa ancora
cade nello stesso modo (rispetto al treno).
Questo e' il pr. di relativita'.
Tu dici: se e' inizialmente ferma rispetto al treno, all'inizio ha una
certa velocita' v (orizzontale) rispetto alla banchina, e cadendo
conserva questa velocita' orizzontale, mentre ne acquista una
verticale.
Vero, ma non puoi dire "per inerzia", visto che c'e' una forza.
La forza e' verticale, ma che essa non influenzi il moto orizzontale
non e' ovvio, e infatti in relativita' non e' vero.
Devi conoscere F=ma, oppure postulare una "indipendenza dei movimenti",
che e' un principio oscuro e raramente vero.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Mon Mar 29 2004 - 21:14:21 CEST
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