-- questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad abuse_at_newsland.it From mc8827_at_mclink.it unknow_at_unknow.it Sat Mar 20 21:45:41 2004 To: it_at_scienza.it Return-Path: <mc8827_at_mclink.it unknow_at_unknow.it> Status: O X-Google-Language: ITALIAN,ASCII X-Google-Thread: fdac8,7b1e5818eadb1e88 X-Google-Attributes: gidfdac8,public X-Google-ArrivalTime: 2004-03-20 12:45:53 PST From: Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> Subject: Re: I Colori Date: Sat, 20 Mar 2004 21:45:41 +0100 Organization: MC-link SpA InterNetNews site Message-ID: <c3iaf3$1jjb$2_at_newsreader2.mclink.it> MIME-Version: 1.0 Content-Type: text/plain; charset=ISO-8859-1; format=flowed Content-Transfer-Encoding: 8bit X-Accept-Language: it, en-us, en Approved: robomod_at_news.nic.it (1.22) X-Original-NNTP-Posting-Host: net203-173-082.mclink.it X-Original-X-Complaints-To: usenet_at_newsreader2.mclink.it X-Original-X-Trace: newsreader2.mclink.it 1079815462 52843 213.203.173.82 (20 Mar 2004 20:44:22 GMT) From: FRaNCeSCo <unknow_at_unknow.it> Subject: Re: I Colori Date: Fri, 19 Mar 2004 19:24:38 GMT Einstein ha scritto: > Per lo stesso motivo per cui i buchi neri sono neri, il loro campo > gravitazionale � cos� intenso che la luce emessa dalla stella viene > arrestata dalla gravit� della stella stessa prima che oltrepassi un > limite chiamato orizzonte degli eventi. Caro Einstein (ma che razza di nick, per dire certe cose, poi...) le tue idee sui buchi neri sono un po ... diciamo primitive. Sicuramente non hai colpa: quello che hai scritto si trova da tante parti, ma e' del tutto errato. In primis, non e' vero che in un buco nero la luce sale e poi ricade: al contrario si puo' propagare solo verso la singolarita' centrale. Insomma: cade sempre. Secondo: non pensare a un buco nero come a una stella circondata dal famoso "orizzonte". Dentro il buco nero non c'e' nessuna stella, c'e' solo la singolarita'. > L'occhio funziona come un piccolo radiotelescopio, la retina � un > rilevatore di onde elettromagnetiche capace, per�, di captare solo > quelle la cui frequenza � compresa in una precisa gamma di frequenze > che caratterizzano la luce visibile. A parte che si dice "rivelatore", e' la prima volta che sento paragonare l'occhio a un radiotelescopio :) Ma perche' non a una macchina fotografica, come si dice sempre? > I colori blu e viola corrispondono ad onde elettromagnetiche > caratterizzate da frequenze pi� elevate (piccola lunghezza d'onda, > maggiore energia trasportata), mentre i colori arancio e rosso > corrispondono ad onde elettromagnetiche caratterizzate da frequenze > pi� basse (grande lunghezza d'onda, minore energia trasportata). Questa il vero Einstein (quello che per primo ha capito tante cose sui fotoni) proprio non te la perdonerebbe :) Non puoi dire che le onde e.m. della luce blu trasportano piu' energia di quelle della luce rossa: detto cosi' e' una solenne sciocchezza. E' solo vero che i singoli fotoni della luce blu hanno energia maggiore di quelli della luce rossa; ma l'energia trasportata dipende anche da quanti sono i fotoni! > ... > Se ti interessa una curiosit�, la comprensione della corrispondenza > frequenze delle onde elettromagnetiche luminose-colori � stata molto > utile qualche decennio fa per la scoperta della costante espansione > dell'universo (da parte di Hubble se non sbaglio), analizzando lo > spettro della luce emanata da corpi celesti molto lontani e il > relativo spostamento verso il rosso che indicava un loro incessante > allontanamento. Altra sciocchezza, anche se piu' sottile, questa volta... Il redshift, nonostante il nome, indica solo che la luce che arriva da galassie lontane ha l. d'onda maggiore (frequenza minore) di quando e' partita. La corrispondenza frequenza-colore non c'entra assolutamente niente, tanto e' vero che nessuno misura il redshift cogli occhi... > Propongo io una domanda sulla luce, dato che non conosco la risposta. > Perch�, ad esempio, gli oggetti rossi riflettono solo l'onda > elettromagnetica caratterizzata dalla frequenza corrispondente al colore > rosso mentre non riflette le altre? cgs ha scritto: > ... > Penso che il vero meccanismo sia a livello atomico,non credo sia solo > un dono Divino,ti pare? Fin qui siamo d'accordo. La "fantasia" che segue sull'effetto Compton invece e' solo una fantasia, appunto: l'effetto Compton non c'entra niente coi colori e con la visione. FRaNCeSCo ha scritto: > se per esempio fai incidere una radiazione luminosa su un un gas e > analizzi lo spettro della radiazione trasmessa osserverai delle linee > nere nette che sono caratteristiche del gas. > queste linee nere non sono altro che le frequenze in grado di eccitare > gli elettroni del gas (che quindi vengono assorbite) mentre le altre > frequenze passano indisturbate Poche parole di commento. State discutendo un campo complicato come pochi, e neppure mi sogno di proporre risposte minimamente complete, anche perche' le mie conoscenze sono assolutamente parziali. Posso pero' contribuire a chiarire e delimitare l'ambito dei diversi problemi. In primo luogo, distinguiamo il comportamento della materia rispetto alle onde e.m. (assorbimento, riflessione, trasmissione) che e' di competenza della fisica. Tutt'altro problema e' "come noi vediamo i colori", che e' problema in parte ancora fisico, in parte chimico, in parte importante neurologico e anche psicologico. E' quindi essenziale tener ben distinti i due aspetti, e non credere che se noi vediamo un oggetto "rosso" quello *e'* rosso... Ma anche restando al primo aspetto, quello fisico, le complicazioni non sono poche. Le righe di assorbimento di cui parla FRaNCeSCo possono essere un punto di partenza, ma c'e' molto altro. C'e' l'emissione dei solidi incandescenti. C'e' il colore del cielo. C'e' il colore riflesso dei metalli (oro giallo, rame rosso, argento bianco). Ma poi l'argento in una pellicola fotografica e' nero... Ci sono le iridescenze delle elitre dei coleotteri e delle penne degli uccelli. Ci sono pietre preziose che pur avando quasi la stessa composizione chimica, solo a causa di minime impurita' hanno colori diversissimi: smeraldo, rubino, topazio... L'elenco non sarebbe finito, eppure ripeto: questa e' solo fisica, l'occhio non ci ha nessuna parte. Passando alla visione, ci sarebbe da capire come mai si riesce a costruire tutti (?) i colori a partire da tre fondamentali. Il che non e' proprio vero, ma se non fosse approssimativamente vero, non avremmo stampa, cinema, TV, ecc. ecc. Mi fermo qua... ------------------------------ Elio Fabri Dip. di Fisica - Univ. di Pisa ------------------------------Received on Sat Mar 20 2004 - 18:02:10 CET
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