On Sun, 21 Mar 2004 19:16:08 GMT, <andreafrigo_at_nospam-inwind.it>
wrote:
>Se si... � verosimile che si usino delle onde sonore per determinare la
>composizione del sottosuolo?
La composizione "tout court" no, ma riesci ad individuare la velocita'
del suolo in quei materiali e la variazioni di velocita' del suolo
all'attreversamento di sicontinuita'.
In pratica, ogni volta che hai una brusca variazione della velocita'
del suono nel materiale attraversato di genera una onda riflessa che
puoi "ascoltare" dalla superfice tramite dei "geofoni". COnoscendo i
tempi di partenza e di ritorno dei vari segnali e applicando opportune
filtrazioni, riesci a riscotruire una sezione del terreno, in cui
l'ordinata e' espressa in funzione del tempo. Piu' profili affiancati
o intersecantisi ti permettono di avere una ricostruzione 3d delle
superfici di discontinuita' della velocita' del suono.
Da li' a dire di conoscere la composizione del sottosuolo c'e' ancora
parecchia strada da fare che passa per l'acquisiszione di altri dati,
magari tramite una perforazione, a meno che non si usi il sistema
tedesco "Och & Kraus", in Italia ribatezzato "Otelma".
Received on Sun Mar 21 2004 - 23:40:05 CET