Re: Dubbio tensione elettrica!

From: Francesco <roxfNOSPAM_at_libero.it>
Date: Mon, 08 Mar 2004 19:01:14 GMT

SeriousWario ha scritto:
....cut...
> Io direi il contrario: siccome la d.d.p. tra A e B � nulla, perch� il
> materiale che compone il circuito � un conduttore, nessuna forza
> compie alcun lavoro su gli elettroni che vanno da A a B... che
> proseguono per inerzia.

Forse volevi dire: gli elettroni che vanno da B ad A?

>>La cosa, purtroppo, non mi convince, perche' pensando alla "meccanica"
>>che muove le cariche, mi sembra che ogni elettrone debba inevitabilmente
>> essere attratto da un atomo accettore per potersi muovere.
>>In pratica, a mio parere, il movimento di cariche lungo il cortocircuito
>>avviene a causa delle piccole tensioni che si instaurano a causa di
>>questi continui furti di elettroni fra un atomo e l'altro.
>>A questo punto pero' non riesco a spiegarmi il fatto della D.D.P?
>>
>
>
> Allora: il discorso dell'elettrone attratto dall'atomo accettore non
> ha molto senso: l'atomo donatore attrae l'elettrone allo stesso modo
> dell'atomo accettore

Pero' man mano che le forze interne alla batteria sottraggono elettroni
agli atomi sul polo positivo, la forza attrattiva di questi ultimi
aumenta, riuscendo a rubare l'elettrone all'atomo donatore.

> Oltretutto gli elettroni NON vengono scambiati tra gli atomi. Gli
> elettroni che si muovono sotto l'azione del campo saranno quelli che
> ricadono nella cosiddetta "banda di conduzione", che possono circolare
> "liberamente" all'interno del materiale, formando il cosiddetto "gas
> di elettroni": � come se tutti gli atomi mettessero in comune (alcuni)
> dei loro elettroni (ENORMI inesattezze per esemplificazione qui... ma
> spero che non siano troppo gravi!). Questo � possibile perch�,
> ovviamente, il materiale che compone il circuito � un conduttore...
> ben diverso sarebbe stato il caso se fosse stato un isolante: li s�,
> gli elettroni sarebbero passati da un atomo all'altro... ma non
> avresti avuto corrente, e quindi niente circuito!

Due cose:
1- Pensso di avere capito il discorso, poi mi mettero' a leggere con
attenzione e magari quel che non capisco lo riposto.

2- Per curiosita' sapresti indicarmi un link dove siano scritte anche le
cose che non riporti per semplicita'?

> Per quanto riguarda capire il problema in termini intuitivi, spero di
> non offendere la tua intelligenza riproponendo il vecchio ma mai
> superato paragone idraulico.

Ci mancherebbe altro che mi offendessi quando qualcuno mi vuole aiutare:)

>Si tratta di questo: puoi immaginare di
> considerare la corrente come un fluido che percorra un sistema di
> canali: in questo modello, il polo - del generatore � la cima di un
> alta cascata, il polo + � il fondo (so che il segno della d.d.p. �
> inverso, ma questo � un'altro problema che comunque non inficia il
> ragionamento complessivo). La corrente, ossia il flusso di elettroni,
> comincia il suo percorso scendendo da - a +: nel fare ci� acquisce
> velocit� a spese della sua energia potenziale. Il tratto che tu hai
> indicato tra A e B potrebbe essere un tratto di canalina a pendenza
> nulla: trascurando gli attriti, la velocit� del fluido all'inizio e
> alla fine � la stessa. La resistenza pu� essere un tratto di canalina
> in salita, con la stessa pendenza che c'� tra - e +: essa riporta il
> fluido allo stesso livello di -: adesso per� la velocit� dell'acqua
> (sempre attriti a parte) dovrebbe essere pressoch� nulla. A questo
> punto c'� un nuovo tratto in piano fino a -, ed il ciclo ricomincia...
> A cosa serve il generatore in tutto ci�? Semplice, a "creare"
> artificialmente il dislivello tra - e +, che se no non esisterebbe...

Molto chiaro, grazie.
Received on Mon Mar 08 2004 - 20:01:14 CET

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