Tetis ha scritto:
...
> La domanda � quindi: si giunger� entro il 2512 ad un modello di
> predizione dei terremoti affidabile al punto da potere discernere
> l'influenza delle forze mareali?
...
Secondo me, gi� per quanto ne sappiamo ora, si tratta di una prospettiva
del tutto insensata; e per buoni motivi di fisica di base.
Le forze di marea sono infatti direttamente proporzionali alla lunghezza
del corpo cui si applicano e per quanto riguarda i terremoti si sa che
essi sono fenomeni locali che interessano lunghezze dell'ordine delle
decine di km.
E' il motivo per cui, a esempio, le maree lacustri determinano al massimo
dislivelli dell'ordine dei cm, anche nel caso di laghi discretamente
grandi.
E' vero che le placche crostali possono avere delle estensioni notevoli,
ma ritengo sia piuttosto semplicistico considerarle come corpi rigidi che
"risentono", nei punti di di frattura, dell'effetto delle forze di marea.
Senza contare che, per quanto riguarda la Terra, le forze di marea dovute
ai pianeti sono assolutamente trascurabili rispetto a quelle dovute a Luna
e Sole.
Cercare poi di modellizzare l'ignoto, ovvero la distribuzione geografica
esatta delle masse litiche e dei fluidi costituenti il mantello, con
informazioni di dettaglio (le rispettive rigidit� e sforzi a cui sono
sottoposte le varie rocce) nonch� i vari e mutevoli effetti mareali, in
modo da realizzare previsioni deterministiche e locali di lungo periodo �
veramente una barzelletta (che non fa ridere).
Saluti,
Aleph
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Received on Tue May 17 2011 - 13:55:29 CEST