Re: Da dove trae origine il magnetismo?
enrico ha scritto:
> Illustro con un esempio ci� che voglio dire:
> mettiamo che ci sia un piano dotato di un certo attrito e che quest'
> ultimo sia sempre uguale in ogni punto di questo piano. Mettiamo che
> su questo piano ci siano due calamite A e B, una negativa e l' altra
> positiva, di modo che s' attraggano, mettiamo che A e B siano poste ad
> una distanza tale l' una dall' altra di modo che se A si muove in
> direzione opposta a B, B la segue.
Sistemiamo un po' la terminologia: non ci sono calamite "positive" e
"negative": ci sono poli "nord" e "sud" e goni calamita li ha tutti e
due.
Comunque va bene lo stesso: sistemi la due calamite (cupponiamo
rettilinee) in modo che A abbia il polo S che guarda il polo N di B,
cosi' tra le due calamite c'e' attrazione.
Cio' vuol dire che A attira B e B attira A, con forze uguali a parte
il verso.
> Mettiamo che A sia mossa da una forza costante in direzione opposta a
> B. Mettiamo che l' attrazione tra A e B sia tale che B riesca a
> muoversi assieme a A superando l' attrito del piano.
Mettiamo in pulito anche questa parte. Se vogliamo che A e B si
muovano di moto uniforme, la risultante delle forze su ciascuna deve
essere nulla.
Su B agisce la forza F (attrazione di A) e la resistenza di attrito R,
che ha verso opposto: occorre dunque F=R, cosa che si puo' ottenre
scegliendo bene la distanza fra A e B.
Su A agisce la forza T (trazione), l'attrito R, opposto a T, e
l'attrazione F di B, anch'essa opposta a T.
Occorre dunque T = F+R = 2R.
> Se A si muovesse all' infinito, B, che cosa farebbe? Ad un certo punto
> l' attrito del piano avr� il sopravvento su B, che si fermer�, oppure
> la forza d' attrazione permetter� a B di seguire A all' infinito?
La seconda.
Se non cambia la distanza tra le calamite, non cambia la forza (le
calamita non si "scaricano"). Percio' il moto uniforme puo' continuare
all'infinito.
Nota che dal punto di vista dei campi magnetici e' tutto statico.
Il lavoro necessario per muovere le calamite vincendo l'attrito lo fa
la forza T.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Mon Feb 16 2004 - 20:36:02 CET
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