Re: Definizione di "trasparente"

From: Patrizio <patrizio.pan-2002_at_libero.it>
Date: Tue, 17 Feb 2004 05:04:28 +0100

Elio Fabri ha scritto:

> Patrizio ha scritto:
> > Cmq, forse, ci siamo dimenticati di dire che l'assorbimento
> > c'e' in ogni caso, anche nei trasparenti, per poi avere riemis-
> > sione, altrim. nn ci sarebbe variaz. di indice di rifrazione e,
> > conseguentemente, diminuzione della vel. della luce nello
> > attraversamento di di mat. trasparenti. Per quelli nn trasp.
> > l'assorbim. nn e' transitorio, ma definitivo, con trasf. di "en.
> > luminosa" in "en. termica" (in definitiva), o almeno cosi' mi
> > sembra di aver capito.
> Discorso delicato... (e speriamo che Buggio non ci legga ;-) ).
> In un primo tempo avevo pensato che tu volessi dire una cosa, poi
> credo di aver capito che ne vuoi dire uh'altra.

> E' vero che non ci puo' essere indice di rifrazione diverso da 1 se il
> mezzo non e' assorbente in qualche parte dello spettro, ma
> l'assorbimento (quello che poi chiami "definitivo" puo' essere anche in
> una banda lontana.

Si', ma potremmo restringerci al caso di luce monocromatica di f tale che
per essa il mezzo sia trasparente; oppure nn ho capito quello che dici
sopra: un fotone UV assorbito (permanentemente) nn mi pare possa essere
responsabile di un indice di rifraz. > 1 per un fotone la cui f' e' tale
che gli permetta di essere trasmesso. Cmq, con ogni probabilita', sono
io che ho frainteso la tua frase sopra.

> Niente vieta di avere un mezzo perfettamente trasparente nel
> visibile, e che assorbe solo nell'ultravioletto: anzi questa e' piu' o
> meno la regola per i mezzi trasparenti piu' comuni.

Perfettamente d'accordo (ovviam.), pero' qst ultimi hanno indice di
rifrazione > 1 anche in tutto il visibile; credevo che un meccanismo
di assorbimento e riemissione potesse spiegare bene la diminuzione
della vel. della luce in tali mezzi.

> Pero' mi pare che tu stai pensando ad assorbimento "virtuale", cosa
> che ha sneso in una certa descrizione teorica (teoria quantistica dei
> campi, schema perturbativo) ma non la venderei come la "realta'" delle
> cose.
> Non perche' sia in qualche nodo falsa o altro; ma perche' e' appunto
> un paradigma descrittivo, ma non e' l'unico possibile.

In effetti pensavo a quello perche' nn essendo a conoscenza (mi pare)
di quanto dici in fondo, nn mi restava altro per spiegarmi n > 1 per
i trasparenti; tra l'altro pensavo anche a questioni come angolo limite
e riflessione totale: come nn ammettere che i fotoni nn intragissero
con la struttura cristallina? Il mio discorso, come puoi ben capire,
e' a livello intuitivo da profano. Inoltre, avevo in mente questo brano
su IS del 9/8 scorso, Ogg.: Velocita' della luce, che or ora ho ritrovato:
______________________________________________________________________
[Elio Fabri]:
> Poi c'era un altro problema: in un mezzo sono i fotoni che vanno piu'
> lenti? Risposta: no. E' il complicato meccanismo di emissione
> di radiazione secondaria da parte degli elettroni del mezzo a far si'
> che la velocita' di propagazione appaia ridotta.
_______________________________________________________________________
> Tra l'altro, la teoria microscopica della dispersione si puo' fare
> benissimo in ambito classico: e' il contributo di Lorentz all'ottica
> dei mezzi materiali.
> ------------------------------
> Elio Fabri
> Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
> ------------------------------

Grazie mille delle spiegazioni e dell'attenzione,
Patrizio

PS - mi sto servendo di qst altro server, dato che l'altro (mi pare) abbia
deciso di boicottare il mio browser preferito, ma sono sempre io :)

-- 
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Received on Tue Feb 17 2004 - 05:04:28 CET

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