Enrico SMARGIASSI ha scritto:
(cut)
> Devo fare un paio di piccole correzioni a quanto scrissi: le fenditure
> non vengono aperte e chiuse a caso, ma in maniera determinata
> (periodica, in effetti);
Questa non direi che � una"piccola correzione".
Il punto forte, nella descrizione "a memoria" che avevi dato a suo tempo
dell'esperimento, era proprio la causalit� dell'avvicendarsi delle
chiusure ed aperture, che lasciava spazio all'ipotesi che le frange si
formassero perch� era impossibile stabilire da quale fenditura la
particella passasse.
Voglio dire che se ti avessi, all'epoca, chiesto cosa secondo te si
sarebbe visto sullo schermo nell'ipotsi della periodicit�
dell'apertura-chiusura, credo che mi avresti risposto che le righe non si
sarebbero formate.
Onestamente, � cos�?
Ora gli intervalli di tempo in cui una delle due aperture � aperta sono
noti (ed addirittura prevedibili per il futuro) e quindi l'ignoranza della
localit� non si pu� pi� invocare.
(cut)
> Se quindi l'esperimento non ha suscitato scalpore (ma e' un po' strano
> che Selleri non lo conoscesse) e' perche', come dicevo, e' un'altra
> verifica della MQ, interessante ma non rivoluzionaria.
Tu deduci l'ordinariet� dell'esperimento dal fatto che non ha suscitato
scalpore: sono mille le ragioni sociologiche, psicologiche, politiche ed
economiche per cui una cosa crea o meno scalpore.
Ma, santo cielo, tale ordinariet� o strordinariet�, o rivoluzionariet�,
sta scritta (e l� va cercata, scientificamente parlando) eventualmente
nell'esperimento stesso in rapporto agli altri esperiementi fatti prima e
dopo ed ai principi teorici della MQ!
Per quanto riguarda tutti gli altri esperimenti alle due fenditure, *le
righe si sono sempre formate con tutte e due le finditure aperte*, mentre
negli esperimenti in questione si formano anche con una sola fenditura.
Non � rivoluzionario? Non � straordinario?
Per quanto riguarda la teoria, essa ha sempre recepito il fatto desunto
sperimentalmente, e non si vede che altro avrebbe potuto fare, anche
essendo all'oscuro dei fatti speriemntali: c'� un limite, santo cielo,
alla violazione della logica classica!
Va bene, ammettiamolo, che la particella � come se se "sapesse che l'altra
fenditura � aperta", ed allora va a depositarsi sullo schermo in un punto
non proibito dall'"interferenza distruttiva della probabilit�".
Ma se le fenditure sono aperte una alla volta? Nella logica di quella
metafora " � come se la particella sapesse che l'altra fenditura �
chiusa", ed allora?
N� ha, concettualmente, alcuna importanza la durata delle aperture, n� in
assouto, n� rispetto al tempo di volo, il quale potrebbe essere aaumentato
semplicemente allungando i bracci dell'interferometro.
Ciao.
Luciano Buggio
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Received on Sat Feb 14 2004 - 12:23:40 CET