Paolo Russo ha scritto:
(cut)
> >Chiedevo se nella fattispecie si � studiato il meccanismo in base al quale
> >una gaussiana larga diventa stretta e si sposta in avanti durante
> >l'attraversamento di una barriera.
> Oltre che stretta, si schiaccia anche (non dimentichiamo che
> la probabilita` complessiva di attraversamento e` piccola).
> Comunque, nel solito articolo (pag.29) scrivono: "In effetti
> il problema sorse gia` negli anni trenta, quando fisici del
> calibro di Eugene Wigner osservarono che la teoria dei quanti
> sembrava comportare simili alte velocita` di
> attraversamento". Era una cosa prevista dalla teoria,
> insomma. Anche se la frase subito precedente ("Nessuno ha
> ancora trovato una spiegazione per l'effetto tunnel rapido.")
> mi lascia mooolto perplesso (se la teoria lo prevede, che
> altro si pretende?).
> >A te che, hai studiato il fotone nell'effetto tunnel, risulta?
> Premesso che non era un fotone (non so neanche come intendere
> un effetto tunnel per i fotoni, ma di questo hai gia` parlato
> con qualcun altro tempo fa)
Infatti, con Franco, credo, e nemmeno a lui risultava che si potesse
parlare di di effetto tunnel per i fotoni, mentre gli autori in questione
(e non sono i soli) s� (e per loro lo specchio dielettrico a pi� strati �
un'esemplificazione della classica situazione dell'effetto tunnel.
Ci� che non capisco � questo disaccordo tra i fisici su una questione cos�
basilare.
Io conseguentemente proponevo che un effetto tunnel si avesse, mutatis
mutandis, anche nel caso del superamento dell'interfaccia di un mezzo
parzialmente riflettente (una lastra di vetro), ma la proposta, al solito,
e stata bocciata..
> simulazione numerica (nel dominio della frequenza) dell 'eq.
> di Schr. in una dimensione con una barriera di potenziale
> rettangolare (tanto per tenermi sul semplice). Il pacchetto
> che supera la barriera risulta molto piu' piccolo che se non
> ci fosse la barriera e il suo massimo e` un po' piu' avanti,
> anche se i "nasi" arrivano insieme.
Quindi il pacchetto trasmesso � pi� piccolo: Ci� significa che
l'informnazione sulla posizione del fotone � migliore.
Ne conseguirebbe per il P. di I. che si perde informazione sull'energia
dei fotoni trasmessi.
Siccome non mi pare che sia cos� (i fotoni trasmessi hanno la stessa
energia di quelli riflessi e di quelli incidneti, meno localizzati perch�
espressi da una campana pi� larga) questa tua affermazione sarebbe in
contraddizione col detto principio.
Non � cos�?
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it
> Ciao
> Paolo Russo
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Received on Mon Feb 02 2004 - 12:47:40 CET