Re: Generare un singolo fotone

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Tue, 27 Jan 2004 13:01:34 +0100

Paolo Russo ha scritto:

> [luciano buggio:]
> >Che si possa parlare di "forma" e indiscutibile, o almeno implicito nel
> >fatto che si stia svolgendo il presente dibattito. Si discute di quale sia
> >la forma del fotone [...]

> Quello che sto cercando di dire e` che chiedersi quale sia la
> forma di un fotone equivale a chiedersi quale sia la forma di
> un litro d'acqua. La risposta e` interamente determinata
> dalle condizioni al contorno.
Le condizioni al contorno sono definnite esperimento per esperimento. Nel
caso per esempio dell'esperimento della gara tra due fotoni che � stato
richiamato, esse sono determinate e ben note.
Se gli autori parlano di una distribuzione di probabilit� (funzione
d'onda?) a campana, che cosa vuol dire ci�? Hanno considerato le
condizioni al contorno? Evidentemente si, ed anche se non l'hanno fatto,
la distribuzione a campana pare confermataa dai conteggi a livello di
rilevatore.
(cut)
> Sulla ricerca: mi pare che la tua conclusione che gli
> esperimenti di cui parli siano sbagliati non sia
> giustificata. Ho letto (tempo fa) l'articolo di Chiao su Le
> scienze e non ricordo che ci fosse scritto che la
> gaussianita` dei pacchetti era assunta a priori.
A pag 28 (quaderno de "Le Scienze" n� 112) gli autori scrivono:
-----------
"..Il principio di indeterminazione dice che non � cos�. Il tempo di
emissione di un fotone non � definito esattamente, n� lo � la sua esatta
posizione o velocit�. In realt� la posizioen di un fotone � descritta pi�
correttamente da una distribuzione di probabilit� a forma di campana, la
cui larghezza corrisponde all'indeterminazione della posizione."
----------
Cos'� questa? Un'assunzione a priori? Un esempio con determinate
condizioni al contorno? Un'approssimazione divulgativa??

> Possono aver
> avuto le loro ragioni, teoriche o sperimentali. Bisognerebbe
> almeno leggere la versione seria dell'articolo per capirlo.
Scommetto che se vai a vedre la versione seria dell'articolo, in pi� trovi
solo le equazioni della campana.
Il tutto formalizato matematicaamente, come hai fatto tu studiando
pacchetti d'onda di fotoni alla barriera, magari senza occuparti del tipo
di barriera..
Solo che tu li trattavi, appunto, senza condizioni al contorno, mentre
questi qua ragionaano su fotoni reali di un determianto esperimento,
prodotti per suddivisione parametrica da cristallo, interagenti con filtri
e specchi determinati e con barriere dielettriche perfettamente
descrivibili.
Per� assumono, mi pare, (e credo che chiunque legga l'articolo si convinca
di questo,come credo che anche chi andasse a leggersi l'articolo
"serio" si confermerebbe in questa opinione) che i fotoni siano comunque
fatti cos�, o pressapoco cos�, con un massimo di probabilit� al centro di
una estensione spaziale.
Qui dell'esponenziale decrescente di Elio Fabri (tra l'altro nel brano che
ho citato si parla di emissione) non si fa parola.
(cut)

> Se ritieni che la funzione d'onda sia qualcosa di fisico,
> dato che interferisce, con me sfondi una porta aperta; lo
> penso anch'io (anzi non capisco neppure cosa significhi
> negarlo), ma non ho bisogno di uscire dalla MQ per questo.

Sei un"realista": E come risolvi il problema del dualismo? Credi nell'onda
pilota?

> >Tutte queste paradossali situazioni si dissolverebbero con l'ipotesi, che
> >io propongo, della "realt�" della densit� di probabilit�:
> >Vale a dire: quando in un intervallo di tempo rilevi con alta probabilit�
> >il fotone, ci� significa che nella regione di spazio corrispondente a
> >quell'intervallo di tempo (vedi sopra) esistono moltissime particelle, vi
> >� proprio una elevata densit� di particelle, e quindi � pi� probabile
> >intercettarne una. [...]
> >Ci� che mi impressiona � che questa strada non � mai stata battutra da
> >nessuno, e mi chiedo perch� ci sia questa resistenza ad imboccarla.

> Ne abbiamo gia` parlato. A me non sembra neanche lontanamente
> una strada promettente, perche' sembra a prima vista incapace
> di spiegare svariate cose, a partire dalle correlazioni (la
> fdo *non* vive in uno spazio tridimensionale!). Ti avevo
> anche fatto un'obiezione riguardante le supernove, se ben
> ricordo.
Il problema posto non coinvolge quanto tu dici (in particolare le
supernove): forse ti riferisci ad un altro dibattito.
In passato c'� stato bens� un inizio di dibattito su questa cosa, in cui
si consideravano conteggi ed efficienze di rivevlatori, ma si � arenato
per mancanza di dati precisi

> >Forse mi sbaglio, ma non credo cha questo studio sul meccanismo della
> >redistribuzione sia stato fatto, o che se ne siano trovati i fondamenti
> >teorici di principio.
> >Tu che ne pensi?

> Che praticamente la MQ non si occupi d'altro. Le funzioni
> d'onda sono tutto in MQ...
Chiedevo se nella fattispecie si � studiato il meccanismo in base al quale
una gaussiana larga diventa stretta e si sposta in avanti durante
l'attraversamento di una barriera.
A te che, hai studiato il fotone nell'effetto tunnel, risulta?
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it

> Ciao
> Paolo Russo


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Received on Tue Jan 27 2004 - 13:01:34 CET

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