On Apr 20, 12:21�am, Soviet_Mario <Soviet.Ma..._at_CCCP.MIR> wrote:
> uhm ... a rischio di eresia :-)
> ma quanto sopra non strettamente vero solo se la corda
> si, inestensibile nel senso longitudinale, ma anche
> infinitamente flessibile lateralmente ?
Direi di si.
> Se la corda ha un minimo di resistenza a flessione, pianin
> pianino si pu accelerare la massa periferica accelerando la
> rotazione del perno.
See up.
> Dubbio correlato. Ammettiamo invece che il filo sia
> infinitamente flessibile lateralmente (tipo una fettuccia
> larga ma sottilissima messa verticale ... vabb , fa un
> attrito elevato con l'aria, ma famo finta de no).
> Accelerando la rotazione dell'asse, e supponendo l'asse
> "spesso" e il filo ancorato alla sua circonferenza, esso
> comincerebbe ad arrotolare il filo su di se', vero ? Ed ergo
> a ritirare la massa piu' vicina ...
Son d'accordo anche qui.
> Che genere di moto assume allora la massa ?
Dipende da cosa imponi al sistema. Non puoi pero' imporre la
conservazione del momento angolare perche' non potresti applicare una
coppia all'asse (2a cardinale della dinamica: dK/dt = M dove K e' il
mom. ang. del sistema e M la risultante dei momenti delle forze
esterne applicate al sistema) e tale coppia ti serve se vuoi
accelerare la rotazione dell'asse, a massa periferica costante.
> Componendo i moti (un moto rotatorio con velocita' costante
> in modulo, e uno radiale con velocit a'costante punto) cosa
> si ottiene ? Una specie di spirale ? Quella di Archimede ?
Il moto rotatorio ha velocita' costante? In che senso accelera la
rotazione allora?
Descrivi meglio il tipo di moto che vuoi imporre al sistema.
--
cometa_luminosa
Received on Sat Apr 23 2011 - 20:12:28 CEST