Re: Uranio impoverito: caratteristiche di schermatura?
David <71david_at_libero.it> wrote:
> On Fri, 23 Jan 2004 21:48:22 +0100, piercarloboletti_at_tiscali.it
> (Piercarlo) wrote:
>
> >Qualcuno mi sa dare una risposta
> >in merito? Chiss�, magari potrei farmi uno scaldabagno a DU e
> >risparmiare un po' la corrente o il gas... ;-). Del resto se � "innocuo"
> >come dicono perch� no?
> Certo, basta che tu non la beva, qualcosa in soluzione ci va sempre. In
> ogni caso ti serve UNA MONTAGNA di DU per scaldare l'acqua con una
> velocit� accettebile.
>
> David
"Una montagna" non � un indicatore molto preciso... quantificare prego!
Quanto all'altro post: non si parlava di radioattivit� "alfa"; si
parlava di aumento delle fissioni spontanee (che gi� comunque ci sono).
Ripeto la domanda in una forma pi� chiara: di quanto aumenta la
radioattivit� del DU a causa dell'eventuale aumento delle fissioni
spontanee in ambiente acquoso della parte residua (0,2%) di U235?
Lo chiedo perch� questo particolare non viene MAI citato ed � invece
(imho) quanto mai fondamentale per caratterizzare l'INTERA possibile
pericolosit� del DU. Senza contare il fatto che l'azione moderatrice
dell'acqua comporta anche la creazione (lenta, lentissima ma non nulla)
di un certo quantitativo di PU239 e ho ragione di pensare che entrambi
gli aumenti siano "pi� spicci" quando il DU sia frammentato o
polverizzato (come � quasi sicuramente il caso di residui di ordigni
bellici utilizzati, cio� esplosi).
Qualcuno ha mai fatto dei calcoli in proposito? Se s�, link o fonte
consultabile per piacere.
Ciao!
Piercarlo
PS - Sono, a naso, quasi sicuro che l'aumento della radioattivit� sia
relativamente trascurabile. Ma questo non mi toglie dalla testa che, nei
conti, ci sia stata qualche "trascuratezza" e la cosa non mi piace per
nulla.
Received on Mon Jan 26 2004 - 01:19:19 CET
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