Il 22 Gen 2004, 20:30, Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> ha scritto:
> Ceres ha scritto:
> Pero' sulla possibilita' di parlare di un fotone al di fuori degli
> eventi di rivelazione: ragioniamo in termini di teoria dei campi.
> Io dico che e' presente esattamente un fotone tutte le volte che lo
> stato del campo e' della forma
>
> |f> = \int f(x) A(x) |0>.
>
> La difficolta' con i fotoni e' che nonsi puo' interpretare f(x) come
> funzione d'onda, anzi che non si puo' definire (nello spazio degli
> stati con un fotone) un operatore posizione del fotone.
Tuttavia l'immagine di un fotone come limite
di particelle di massa piccola, con il vincolo opportuno
sulla corrente longitudinale, ovvero sulla possibilit�
di osservare gradi di libert� longiutudinali fittizi,
farebbe pensare al contrario che questa difficolt� sia "confinabile". Ora
esiste qualcuno che si � spinto
oltre le petizioni di principio:
http://www.lakeheadu.ca/~physwww/facNstaff/hawton/hawton.html
mentre per un'idea sulle difficolt� del problema si veda:
http://www.eps.org/aps/meet/DAMOP01/baps/abs/S410004.html
A me nonostante ci� piacerebbe riuscire meglio a capire
quale difficolt� si presenta, perch� la gente cerca correzioni
non commutative all'elettrodinamica, perch� non si pu� costruire
un'operatore posizione commutativo? Cio� come si vanno
congelando i gradi di libert� longitudinali quando si
va a velocit� prossime a c. Esisterebbe lo stesso problema se
esistessero campi scalari a massa nulla?
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Received on Fri Jan 23 2004 - 18:47:12 CET