Re: equazioni per gli urti

From: rez <rez_at_rez.localhost>
Date: Sat, 20 Dec 2003 16:17:15 GMT

On Wed, 17 Dec 2003 16:53:55 GMT, chris wrote:

>quando si trattano gli urti si vedono sempre le equazioni per la
>conservazione della quantita' di moto e dell'energia cinetica e del momento
>della quantita' di moto.

Con Volterra, ci si limita ai casi in cui vale il teorema
delle forze vive. Dunque in assenza di azioni dissipative.
Ma non e` una limitazione obbligatoria..

>Il dubbio e':
>qui' appare sempre la velocita' prima e dopo, ora non capisco cosa accade se
>le due masse collidenti hanno un moto accelerato?
>Non appaiono quindi anche delle forze in questo caso? (Se si, come tenerne
>conto?).

Vediam..
- una forza finita svanisce se moltiplicata per un tempo
infinitesimo;
- questo elimina ogni contributo da parte di tutte le
forze che accelerano (=stanno/stavano accelerando) il
corpo, cioe` le forze "ordinarie";
- deve invece considerarsi (e` uno schema!) infinita la
forza F di ogni percossa;
- Fdt ha allora un valore finito;
- Fdt=m(v+ - v-), valori finiti a sinistra e a destra;
- lo spostamento durante la porcossa e` nullo, svanisce
come le forze ordinarie: s=vdt=0, v essendo finita;
- butta un occhio alle due equazioni cardinali del moto
impulsivo.

>Oppure cio' che conta e' comunque la velocita' appena prima
>dell'impatto? Quindi anche se il moto e' accelerato, cio' che
>conta e' la velocita' finale raggiunta con l'accelerazione?

Si`, la velocita` e la massa sono infatti gli unici
parametri che figurano nell'equazione risolvente e la
velocita` che conta e` certamente si` quella posseduta
all'impatto (alias la v-, la v+ e` invece l'incognita).

-- 
Ciao,		| Attenzione! campo "Reply-To:" alterato ;^)
Remigio Zedda	| E-mail: remigioz_at_tiscali.it
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Received on Sat Dec 20 2003 - 17:17:15 CET

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