Re: Effetti gravità su scala subatomica

From: Corrado Massa <corradomassa_at_gmail.com>
Date: Tue, 8 Sep 2020 18:51:45 -0700 (PDT)

Il giorno martedì 8 settembre 2020 alle 23:00:04 UTC+2 Luciano Buggio ha scritto:
> Scriveva l'anziano Schroedinger, in una lettera a Bertotti:
> "...A volte mi sono trastullato con l'idea (senza cavarci alcunchè)
> che la tremenda forza nucleare è proprio ciò che la gravitazione diventa a
> piccolissime distanze (circa 10^-13 cm)...
>(........) So che questo è solo un povero balbettio. Ma sono troppo
> vecchio per elaborare nuove idee. Ho pensato di esporle a lei che è più
> giovane e potrebbe forse essere condotto in regioni inesplorate, magari di
> differente natura..."
> ----------------------------------
> (Lettera a Bruno Bertotti, del 7 gen 1959, tratta da: E.Schroedinger
> Scienziato e Filosofo - a cura di B.Bertotti e U. Curi - Il Poligrafo, Padova 1994)





Ti ringrazio della citazione, che trovo molto appropriata al tema che si sta discutendo. Secondo me l'idea di Schroedinger di usare (se ho capito bene) la relatività generale per indagare l'interazione forte era qualcosa di più di un semplice balbettio. Non mi risulta che Bertotti l'abbia raccolta ma sicuramente altri fisici tutt'altro che sprovveduti l'hanno fatto e forse lo stanno facendo (non sono aggiornato su questo). E' poi risaputo che Einstein sosteneva l'impossibilità di capire le leggi della microfisica senza tener conto della gravitazione, e non mi risulta che siano mai stati trovati argomenti seri contro questa sua convinzione.








La bibliografia sul tema è così ampia che dovrei cercare in rete e scrivere qui per troppo tempo, perciò mi limito a segnalare cinque lavori che contengono molti riferimenti. Qualcuno dirà che sono articoli troppo vecchi per essere presi in considerazione (a parte quello di Onofrio che però non si occupa dei rapporti gravità-interazione forte ma dei rapporti gravità- interazione debole, ma lasciamo stare questo dettaglio). Articoli un po' vecchiotti certo ma a parte il fatto che, come ho detto, potrebbero esserci studi seri e più recenti che non conosco, credo sia necessario essere prudenti prima di accantonare un' idea solo perché datata. Un esempio è l' espansione accelerata dell'universo, che fu sostenuta da Eddington, Lemaitre e da altri (non ricordo chi) e poi abbandonata da quasi tutti a partire dagli anni trenta (dico quasi tutti perché Bondi, Hoyle e altri teorici dello stato stazionario continuarono a difenderla anche se su un'altra base fisica); fu abbandonata, dicevo, da quasi tutti ma
 poi...sorpresa! alla fine degli anni novanta si scopre che l'espansione è accelerata e l'energia oscura - alias costante cosmologica - c'è davvero, o almeno così sembra. OK, ecco i riferimenti di cui parlavo:
1) C. Isham, Abdus Salam, e J. Strathdee: Physical Review D, vol. 3, p 867, anno 1971.
Titolo: f - dominance of gravity.

2) Piero Caldirola, M. Pavsic ed Erasmo Recami: Nuovo Cimento B vol. 48, p. 205, anno 1978. Titolo: Explaining the large numbers by a hierarchy of « universes »: A unified theory of strong and gravitational interactions.
3) Chandra Sivaram e K.P. Sinha: Physics Reports vol 51, p. 111 anno 1979. Titolo: Strong spin-two interaction and general relativity.
4) Abdus Salam e Chandra Sivaram, Modern Physics Letters A Vol.8, p. 321 anno 1993 titolo:
5) Strong gravity approach to QCD and confinement .

Roberto Onofrio: Modern Physics letters A , vol. 28, 1350022, anno 2013. Titolo: On weak interactions as short distance manifestations of gravity.
Received on Wed Sep 09 2020 - 03:51:45 CEST

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