cercatore wrote:
> "REPLICATA LA FUSIONE FREDDA!" di Roy
> intorno ai 60 V abbiamo notato un
> aumento della corrente (circa 5 A
Quindi stanno a 300 W.
> da 8 A ha retto) intorno ai 120 V sull'elettrodo di Tungsteno hanno
> cominciato ad accendersi dei bagliori puntiformi perfettamente distinguibili
a 600 watt comincia a formarsi del gas incandescente. Che strano..
> dall'altro e la corrente � scesa a 1,5 A, a 200 V e oltre l'elettrodo di
> tungsteno era avvolto da una sfera di luce abbagliante e il liquido
L'arco conduce meno bene della soluzione elettrolitica, e si mantiene
con 300 W di potenza, o anche meno.
> ribolliva vigorosamente emettendo una enorme quantit� di gas con la corrente
> che scendeva a 0,5 A, a questo punto abbiamo staccato la corrente e
> osservato l'elettrodo di tungsteno ancora immerso in soluzione: era di color
> rosso vivo, ci� indica che, tenendo presente che il tungsteno fonde a 3422
> K, su quell'elettrodo si sono raggiunte almeno 2000 - 2500 �C,
Se era rosso vivo, quanto sara' stato? 900 C?
Commenti generali. Le persone che hanno condotto l'esperimento (un
bellissimo arco, direi), sembrano piuttosto spaesate. Parlano di
temperature quasi di fusione del tungsteno solo perche' era
incandescente. Non hanno la piu' pallida idea del calore specifico di
una soluzione acquosa, e non han fatto misure di aumento di temperatura
di questa, cosa essenziale per permettere di capire quanta energia si
sia sviluppata. Non sembrano preoccupate del fatto che sicuramente un
bel po' di calore se ne va come gas caldi (l'acqua ribolle). Non
prendono neppure in considerazione l'ipotesi che il tutto sia dovuto
alle centinaia di watt pompati dentro il sistema.
Insomma, con tutto il rispetto per i "cantinari" seri, si tratta di
persone che non sanno bene che stanno facendo, in cantina di casa loro.
Di fusione direi proprio non c'e' traccia.
Ciao
Gianni
Received on Mon Dec 15 2003 - 22:38:07 CET
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