Re: Velocità della luce

From: Piercarlo <piercarloboletti_at_tiscali.it>
Date: Mon, 15 Dec 2003 17:58:35 +0100

Paolo Russo <paolrus_at_libero.it> wrote:

> La funzione v(R) descrive un perfetto quarto di cerchio i cui
> estremi sono v(0)=0 e v(1)=c.
> Un corpo la cui energia e` tutta cinetica va quindi alla
> velocita` della luce. Se c'e` anche energia non cinetica che
> fa da zavorra, va a velocita` inferiore.
> Nella luce tutta l'energia e` cinetica: R=1. Come potrebbe
> andare a v<c? Anche se le sottrai energia, quella che rimane
> e` sempre tutta cinetica.

E questo vale anche nel caso si aggiunga energia cinetica. Ok, adesso ci
ho capito qualcosa; soprattutto adesso ho capito meglio che "c" � un
limite IN SE che non c'entra niente con la massa. L'aumento di massa �
il suo modo di "farsi sentire" (un effetto). La velocit� della luce � la
massima possibile PER TUTTO... anche per i fantasmi se ci fossero ;-).

Curiosit�: tra le cose imparate studiando elettronica "c" risultava pari
all'inverso della radice del prodotto costante dielettrica nel vuoto per
permeabililit� magnetica nel vuoto (che sono i minimi valori ottenibili
in natura di detti parametri; possono essere aumentati ma non diminuiti
per cui puoi ottenere ambienti in cui le radiazioni elettromagnetiche si
propaghino pi� lente rispetto al vuoto, mai pi� veloci). Alla luce di
quanto appena detto i valori di queste costanti sembrano essere pi� un
effetto che una causa del limite "c". E' cos�?
Altra curiosit�: "c" rispetto alla relativit� generale � solo effetto
delle propriet� geometriche dello spazio oppure � una costante assoluta
anche rispetto ad esse (cio� puoi al limite diminuire ma mai aumentare
la velocit� della luce in qualunque genere di spazio ti passi per la
mente di immaginare)?

Saranno forse curiosit� banali ma mi servono per mettere la pietra
tombale sopra un bel po' di equivoci.

Ciao!
Piercarlo
Received on Mon Dec 15 2003 - 17:58:35 CET

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