Re: Ascensore di Einstein e principio di equivalenza

From: Corrado Massa <corradomassa_at_gmail.com>
Date: Wed, 9 Sep 2020 13:33:11 -0700 (PDT)

Il giorno domenica 6 settembre 2020 alle 19:25:03 UTC+2 Luciano Buggio ha scritto:
> Il giorno venerdì 4 settembre 2020 alle 23:35:03 UTC+2 Corrado Massa ha scritto:
>
> (cut)
>

> > Ciao, il principio di equivalenza dice che non c'è modo di capire se la forza che ci tiene >>attaccati al pavimento è dovuta a un campo gravitazionale (non necessariamente della >>terra) oppure a un'accelerazione eccetera ".
> > Aggiungo che il modo di capirlo c'è: basta vedere se nell'ascensore ci sono forze di >>marea,
> Infatti si dice che il PE ha validità solo locale.


> Varrebbe se l'ascensore fosse puntiforme (o, in alternativa, se la gravità fosse costante): >nessuna estensone, (o nessuna variazione della gravità,) nessun effetto mareale.
> Ed allora?
> Vale o non vale il PE?
>
> Luciano Buggio











Vuoi la mia opinione sul PE? Eccola: vale solo se si parla di campi G uniformi. In questo caso e solo in questo caso si può parlare di indistinguibilità tra gravità e accelerazione. Questa indistinguibilità conferisce al PE un grande valore euristico finché ci si limita a indagare cosa succede nei campi G uniformi. Cioè, vogliamo sapere cosa succede in un campo G uniforme? Basta vedere cosa succede in un riferimento accelerato e voilà, la risposta è trovata. Per esempio: in un ascensore accelerato gli orologi distanti (posti a livello diverso rispetto al pavimento, ovviamente) non conservano la sincronia, dunque lo stesso avviene nei campi G uniformi. E ancora: la luce devia rispetto alle pareti dell'ascensore, dunque devia anche in un campo G uniforme. E ora la grande domanda: è lecito fare un passo più in là e concludere che la perdita di sincronia e la deviazione della luce avvengono anche nei campi G non uniformi? Direi proprio di no, lo chiamerei un azzardo, un'ipotesi in più, che potrebbe a
nche risultare falsa. Però è un azzardo che funziona, almeno per i due fenomeni che ho appena detto, e che sono stati trovati veri anche nei campi non uniformi (anche se per calcolare il valore osservato della deviazione della luce il PE non basta). Insomma, secondo me quando si applica il PE bisogna essere prudenti, e l'estensione delle sue conseguenze ai campi non uniformi deve essere considerata un'ipotesi di lavoro che può funzionare, ma non è detto che **debba** funzionare. Insomma, ci vuole cautela. Questa è la mia opinione sul PE.
Received on Wed Sep 09 2020 - 22:33:11 CEST

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