Re: Effetti gravità su scala subatomica

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_fastwebnet.it>
Date: Sat, 12 Sep 2020 19:01:35 +0200

Soviet_Mario ha scritto:
> boh, questo non lo sapevo e lo davo per scontato in effetti.
> Siccome TUTTE (le altre) forze sembrano essere quantizzate,
> immaginavo che non si dubitasse che lo dovesse essere anche la
> gravità.
Premessa 1.
Rispondo a te, ma i destinatari di questo post sono moltissimi.
Tutti quelli che essendosi abbeverati alla cosiddeta divulgazione,
credono di poter parlare di questi argomenti senza conoscerne neppure
l'alfabeto (nel senso di Galileo: il Saggiatore).

Seconda premessa (vale anche per Alberto, che chissà come mai ha
deciso di rinunciare al nickname :-) ).
Quando imparerete che nel contesto in cui lo usate, il verbo giusto è
riVeLare e non riLeVare? :-(
O non cogliete la differenza?

Entrando in argomento, avresti fatto bene a leggere e a pesare parola
per parola la mia risposta ad ansiagorod.

Il problema è che non è neppure possibile far capire che cosa è una
teoria fisica.
Quello che avete in testa, grazie ai cosiddetti "divulgatori", sono
soltanto chiacchiere.
Senza contare la grossa mancanza di conoscenze storiche: quando sono
nate teorie fisiche nel senso in cui s'intende oggi il termine?
La mia risposta è che la prima teoria in questo senso è la
gravitazione newtoniana, che è una costruzione monumentale, in quanto
comprende la costruzione della dinamica come teoria in certo senso
separata dalla gravitazione, in quanto applicabile a ogni tipo di
forza.
Newton include nella sua teoria la legge di gravitazione, la cui prova
sta nelle spiegazioni e previsioni che riesce a dare sul sistema solare
(non posso dilungarmi).

Cito solo questo: Newton capisce che le comete sono corpi non diversi
dai pianeti, se non per le dimensioni e la materia di cui sono fatte.
Halley scopre che la cometa del 1682 si poteva identificare con quelle
apparse nel 1531 e nel 1607.
Usando la teoria di Newton prevede un ritorno della cometa per il
1758, sbagliando di un anno per non aver saputo calcolare con
sufficiente precisione le perturbazioni di Giove e Saturno.
Infatti la cometa venne osservata da un astrofilo tedesco, Georg
Palitzsch, nella notte di Natale del 1758.
Né Newton né Halley vissero abbastanza per poterla vedere.
Copio da wikipedia (en):

"The confirmation of the comet's return was the first time anything
other than planets had been shown to orbit the Sun. It was also one of
the earliest successful tests of Newtonian physics, and a clear
demonstration of its explanatory power."

(Questa frase non c'è nell'ed. italiana. In compenso ci si trova questo:
> Rudolf Steiner, seguendo dei principi astrologici, afferma che la
> cometa di Halley sarebbe responsabile di impulsi materialistici nella
> società ad ogni suo passaggio.)

Naturalmente la teoria di Newton aveva in primo luogo "spiegato" le
tre leggi di Keplero, che avevano solo una base empirica.
Per una conferma diretta della forza agente tra corpi a scala umana, si
sarebbe dovuto aspettare il 1798.

Mi sono soffermato un po' su questo tema, perché la teoria di Newton è
la sola teoria fisica che sia a mio giudizio almeno in parte
accessibile a livello di scuola secondaria superiore.
E invece è vergognosamente trascurata, e comunque secondo
l'organizzazione dei programi italiani (ma non solo) dovrebbe essere
studiata troppo presto, quando i ragazzi non hanno conoscenze e
maturità che li mettano in grado di capirne il significato.
(Ma questo sarebbe un lungo discorso...)

Quando si arriva a quelle che chiami "forze" (lo so, il termine non
l'hai inventato tu, ma lo trovo inappropriato. Non lo userei mai) le
cose si complicano di molto.
Intanto bisognerebbe avere idee un minimo chiare sull'altra grande
teoria della fisica classica: intendo l'elttromagnetismo di Maxwell.
(Questo secondo me è già al di là delle possibilità liceali.)

Poi c'è la meccanica quantistica che mella divulgazione diventa
un'orgia di parole prive di senso.
Sarebbbe una richiesta inutilmente maligna da parte mia chiederti di
chiarire la frase che hai scritto:
> Siccome TUTTE (le altre) forze sembrano essere quantizzate,
> immaginavo che non si dubitasse che lo dovesse essere anche la
> gravità.

Anche se sono parole al vento, cerco di sollevare un'obiezione.
Per fare l'esempio più semplice possibile: la relazione che esiste fra
eq. di Maxwell e QED non si può riproporre tal quale in una teoria
quantistica della gravitazione (attualmente inesistente).
Questo perché la teoria di Einstein è totalmente diversa
dall'eletromagnetismo, e dalle altre teorie di campo che sono nate in
seguito.

La RG è l'unica che "mette le mani" sullo spazio-tempo: interpreta i
fenomeni gravitazionali come dovuti alla curvatura di quest'ultimo,
non a un qualche campo (come quelli elettrico e megnetico) che "vive"
nello spazio-tempo piatto di Minkowski.

Naturalmente nn ignoro che ci sono (e ci sono stati) autorevolissimi
fisici teorici che hanno sotenuto una visione opposta.
Due soli nomi: Feynman, Weinberg.
La loro idea è che al contrario si possa costruire una teoria di campo
(classica) capace di "simulare" la curvatura dello spazio-tempo.
Io non ho mai capito questo punto, semplicemente perché se la teoria è
costruita su uno spazio-tempo piatto, non vedo proprio come possa
simulare geometrie dotate di proprietà radicalmente diverse, per es.
singolarità.
Dato che non sto parlando di pivellini, non capisco come non abbiano
dato una risposta a questo. O forse l'hanno data, e sono io che
l'ignoro...

Ma mi rendo conto che qusti discorsi ti passano molte miglia sopra :-)
Quello che non mi va giù, però, è l'assenza di pudore.
Certo, c'è libertà di parola. Ne segue anche la libertà di ... vabbè,
non lo dico.
                                            

-- 
Elio Fabri
Received on Sat Sep 12 2020 - 19:01:35 CEST

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