dumbo ha scritto:
> ...
> Per esempio un platonico e un aristotelico
> divisi fin che vuoi su certe cose(anche in materia
> di estetica) concorderanno certamente nel dire che un
> brano di Mozart � pi� bello dello stridio di un coltello
> sul piatto.
In generale non amo intervenire in questo tipo di discussioni. Non
credo di essere assolutamente del tipo platonico, ma neppure
aristotelico...
Pero'...
> ...
> Come si spiega che le leggi "inventate"
> da noi per spiegare un limitato numero di problemi, ci scavalcano
> e ci aprono porte che neanche sospettavamo? Prendi l'equazione
> di Dirac, per stare in tema. Pensata e scritta unicamente con lo
> scopo di unire la relativit� ristretta alla quantistica, non si
> limita a fare l'unione ma v� oltre e regala lo spin e l'antimateria
> (che nessuno cercava).
Mi permetto di correggerti.
L'eq di Dirac non e' l'unico modo di unire RR e MQ, e Dirac scelse
quella proprio perche' faceva tornare lo spin e il momento magnetico.
Piu' serio mi pare l'argomento delle antiparticelle.
Certamente significa che una posizione strettamente convenzionalista e'
difficile da sostenere (e infatti io non la sostengo).
Ma dato che le antiparticelle esistono, e' chiaro che il campo di
scelta per una possibile teoria si restringe.
Il vero problema e' dunque: si sarebbe potuta inventare una teoria che
spiegasse tutte le proprieta' dell'elettrone, senza portare ai
positroni?
Probabilmente no, viste tutte le restrizioni che poi abbiamo scoperto
(in ambito strettamente teorico, ossia di coerenza interna: TCOP, spin
e statistica...).
> Senza parlare del fatto che l' universo esisteva e funzionava
> esattamente come oggi anche quando l'uomo non c'era.
Questo mi sembra invece che non c'entri niente.
L'universo esisteva e non aveva bisogno ne' di noi ne' delle nostre
equazioni per funzionare.
Siamo noi che abbiamo bisogno delle equazioni per capirlo...
> ...
> Ma viene da pensare: se una teoria brutta funziona
> cos� bene, una bella funzionerebbe anche meglio.
Qui sono d'accordo.
Einstein diceva: l'invenzione del teorico e' libera, ma e' come quella
del sarto: poi il vestito si deve adattare il cliente. E cosi' la
teoria al mondo.
Ma ci sono vestiti brutti e vestiti belli...
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Dec 07 2003 - 20:26:59 CET
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