Re: Esperimento con carta e acqua (osservazioni scientifiche)

From: Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it>
Date: Sat, 16 Apr 2011 21:00:21 +0200

Giorgio Bibbiani ha scritto:
> Una collega mi ha posto questo problema:
> suo figlio, che frequenta la prima media (secondaria di primo grado)
> ha effettuato un esperimento in classe, e ora si trova in difficolta'
> nello stendere la relazione in cui deve "spiegare" le cause di cio'
> che ha osservato (magari si e' distratto durante la lezione ;-),
> purtroppo anche io non so quale sia la spiegazione e mi rivolgo a voi
> per aiuto...
> ...
Il presunto "esperimento" di cui parli a me pare di nessun valore
didattico, e nell'insieme indica un atteggiamento verso la didattica
delle scienze che e' l'esatto contrario di cio' che sarebbe desiderabile.
1. Si fa vedere qualcosa.
2. Il/la prof presenta "la spiegazione".
3. Gli alunni debbono stendere una "relazione", che consiste nel
ripetere "con parole proprie" la verita' catechisticva che gli e'
stata proposta.

Nessun lavoro proprio da parte dei ragazzi.
Nessuno sforzo di costruire un'interpretazione, collegandola ad altri
fatti noti, proponendo ipotesi, magari ideando altri esperimenti per
verificarla.

Ammesso che la capillarita' sia un argomento preferibile ad altri per
spenderci del tempo, ci sono tanti altri esempi piu' espressivi e
anche piu' utili, perche' connessi a fenomeni della vita comune.
Insomma boccio in pieno l'idea di base.

> Ho trovato su internet diverse "spiegazioni" del fenomeno, tutte molto
> simili tra loro, ad es.:
> ...
> Piano piano i fiori di carta si aprono proprio come se sbocciassero,
> questo avviene perch� l'acqua per il fenomeno della CAPILLARITA'
> penetra nei piccoli spazi presenti tra le fibre della carta
> gonfiandola, le piegature di conseguenza si distendono facendo
> "sbocciare" il fiore.
>
> Immagino che possa essere considerata una spiegazione sufficiente
> visto lo scopo (verificare l'esistenza del fenomeno della
> capillarita'), e l'utenza scolastica, anche se personalmente non mi e'
> ben chiaro perche' impregnandosi di acqua le fibre di carta si debbano
> distendere...
Appunto: a te (e a me) questa "spiegazione" non riesce affatto chiara.
Ma non importa: come ho gia' detto, va enunciata e appresa.
Puro catechismo.

Il fatto che tu dica di aver trovato vari riferimenti all'esperimento
e alla spiegazione, mi fa venire un sospetto.
Esiste un mondo di riviste e presumo siti internet in cui circola una
"didattica", spec. per le scuole elementare e media, di cui noi non
sappiamo niente, ma che e' tenuta a un livello che piace agli
insegnanti, perche' e' "interessante", "facile", insomma accessibile;
*agli insegnanti*, non ai ragazzi.
Sarebbe uno studio da fare, e poi ci aprirebbe un mondo di problemi...
                              

-- 
Elio Fabri
Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
male all'anima.
Received on Sat Apr 16 2011 - 21:00:21 CEST

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