Mario Pelliccioni wrote:
> Vorrei rispondere anzitutto a Valter, perche' quello che ha detto mi ha
> colpito molto. Quando parli di "senso fisico" nel metodo che si dovrebbe
> avere nela ricerca, hai dato corpo a quello che secondo me e' il punto
> principale: dal mio piccolo, io vedo la fisica, come la matematica, non solo
> come una scienza, ma anche come un'arte. Entrambe le materie hanno
> un'estetica (chi non ha mai detto che una dimostrazione era bella/brutta??)
> ed in entrambe i maggiori progressi sono stati fatti seguendo strade che sul
> momento potevano sembrare improbabili, illogiche, se non addirittura in
> tempi piu' antichi vietate.
Si, spesso si parla di estetica, ma io non ci credo, l'estetica
e anche la semplicita' sono concetti molto difficili da trattare perche'
ambigui. Chi ha buon fiuto in fisica e' addirittura "costretto"
a formulare le teorie in un certo modo piuttosto che in un altro.
E' come una partita a scacchi, bisogna trovare una via per mettere
la Natura sotto scacco facendo le domande giuste. La via per fare
quadrare le risposte e' spesso molto contorta, ma quando salta fuori e'
chiara e "magicamente" tutto quadra. Chiuque faccia ricerca ha provato
questa sensazione (bellissima e avvincente) nel suo lavoro.
Ai non addetti ai lavori queste procedure e le formulazioni teoriche che
ne conseguono sembrano spesso improbabili, illogiche o vietate, ma non
lo sono mai per chi le vive!
> Quello che voglio dire e' che queste non sono
> discipline il cui progresso e' regolato da leggi lineari in funzione del
> tempo. Non ci si puo' aspettare un continuo ricambio generazionale tra i
> Dirac, i Persico e i Wick...
> Inoltre, la fisica teorica e sperimentale hanno tempi di gestazione diversi,
> e non si puo' pretendere che l'una sia sempre pronta a giustificare o
> verificare i risultati dell'altra.
> Aggiungo una nota di carattere personale; io sono un tesista nel gruppo di
> Torino che si occupa di Alice. Ho potuto quindi "assaporare" il senso di
> aspettativa che la comunita' scientifica prova verso gli esperimenti di LHC.
> Personalmente, quando schiacceranno il tasto ON spero che quello che si
> vedra' saranno gli indizi di qualcosa di completamente diverso dal QGP o dal
> bosone di Higgs, o che non si veda niente di immediatamente interpretabile.
> Sarebbe molto piu' divertente...
>
Cross fingers!
Ciao, Valter
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Valter Moretti
Faculty of Science
Department of Mathematics
University of Trento
Italy
http://www.science.unitn.it/~moretti/homeE.html
Received on Fri Nov 21 2003 - 15:37:30 CET