"Valter Moretti" <vmoretti2_at_hotmail.com> wrote in message
news:3FB0AAAD.1070301_at_hotmail.com...
> Ciao, grazie della lunga risposta che non mi convince del tutto...
> Invece mi interessa di piu' quanto segue
>
> Davide Pioggia wrote:
>
> >
> >>>Innanzi tutto anche io sono profondamente convinto che lo spazio ed
> >>>il tempo siano solo concetti che valgono solo per i sistemi
> >>>macroscopici, cos� come la temperatura � definita solo per un
> >>>insieme costituito da un gran numero di molecole, e non ha senso
> >>>parlare di "temperatura di una molecola".
> >>
> >>Io non sono "profondamente convinto", ma credo che sia possibile che
> >>sia cosi'.
> >
> >
> > E' sicuramente cos� :-)
> >
> > Le prove sono l� a disposizione di tutti, solo che molti non vogliono
> > <<guardare nel cannocchiale>>. E' un vecchio vizio di coloro che sono
> > metafisici aristotelici senza esserne consapevoli.
>
> Puoi esibirmi queste prove schiaccianti a disposizione di tutti?
Mi inserisco non certo per portare le "prove schiaccianti" ma per segnalare
che sul punto in questione mi pare risulti estremamente interessante lo
scritto di Einstein "Geometrie und Erfahrung", S.B. Preuss. Akad. Wiss. 5,
1-8 (1921), traduzione italiana "Geometria ed esperienza" in
http://matsci.unipv.it/persons/antoci/re/Einstein21.pdf.
Ne riposto alcuni passi:
"I corpi rigidi si comportano rispetto alle loro possibilita' di
posizionamento come corpi della geometria euclidea in tre dimensioni: quindi
le leggi della geometria euclidea contengono affermazioni sul comportamento
dei corpi rigidi della pratica. La geometria cosi' completata e'
evidentemente una scienza naturale; la possiamo a buon diritto considerare
la piu' antica branca della fisica. Le sue affermazioni si fondano
essenzialmente sull'induzione dall'esperienza, e non solamente su scelte
logiche."
...
"La domanda, se la geometria pratica del mondo sia euclidea o meno, ha un
significato preciso, e la sua risposta va ottenuta mediante l'esperienza."
...
"Alla concezione qui descritta della geometria attribuisco un significato
particolare, perche' senza di essa non sarebbe possibile fondare la teoria
della relativita'."
...
[Salto gli interessanti passi di Einstein sulla critica che Poicare' fa a
tale concezione]
...
"E' chiaro anche che i corpi rigidi e l'orologio non giocano nell'edificio
concettuale della fisica il ruolo di elementi irriducibili, ma solo il ruolo
di immagini composte, che nella costruzione della fisica teorica non possono
giocare alcun ruolo indipendente. E' tuttavia mio convincimento che questi
elementi concettuali allo stadio attuale di sviluppo della fisica teorica
possono essere introdotti solo come concetti indipendenti; siamo infatti
troppo lontani da una conoscenza dei fondamenti teorici della fisica
atomica, da poter dare costruzioni teoriche esatte di quelle immagini."
...
"Le leggi della geometria riemanniana saranno valide quando le leggi delle
posizioni di un corpo rigido della pratica tanto piu' esattamente
coincideranno con quelle dei corpi della geometria euclidea, quanto piu'
piccole siano le dimensioni della regione spazio-temporale considerata. L'
interpretazione fisica della geometria qui trattata non consente un'
applicazione immediata a spazi dell'ordine di grandezza submolecolare. Una
parte del suo significato si conserva tuttavia anche rispetto alle domande
sulla costituzione delle particelle elementari. Si puo' cercare allora quali
delle idee di campo, che sono state definite fisicamente per la descrizione
del comportamento geometrico di corpi grandi rispetto alla molecola, abbiano
ancora significato fisico quando si tratta di descrivere le particelle
elementari elettriche che costituiscono la materia. Solo il risultato potra'
decidere la correttezza del tentativo di attribuire alle idee fondamentali
della geometria riemanniana una realta' fisica al di la' del loro dominio di
definizione fisico. Forse si potra' mostrare che questa estrapolazione e'
altrettanto poco appropriata quanto l'idea di temperatura per parti di un
corpo di dimensioni molecolari."
Cioe', se ben interpreto il pensiero di Einstein:
anche solo per poter parlare di spazio e di tempo (per costruire una
geometria) abbiamo bisogno dei corpi rigidi (e degli orologi); allo stato
attuale dello sviluppo della fisica atomica non siamo in grado di dire cosa
sia un corpo rigido (dobbiamo trattarlo come "elemento irriducibile" anche
se e' chiaro che corpi rigidi (e orologi) sono "immagini composte"). Essendo
la geometria una disciplina fisica, cioe' "pratica", essendo cioe' il
concetto di spazio ricondotto al concetto di corpo rigido, allora la
geometria non si puo' applicare su scale microscopiche dove non e' affatto
detto che la definizione di corpo rigido potra' essere estesa (una volta che
tale definizione verra' trovata, cioe' una volta che le conoscenze di fisica
atomica ci permettaranno di dare una descrizione teoricamente soddisfacente
della "immagine composta" che, per il momento, siamo costretti a trattare
come "elemento irriducibile"). Puo' darsi che, cosi' come e' successo al
concetto di temperatura, anche il concetto di spazio (e tempo) si rivelera'
poco appropriato per gli enti della fisica microscopica.
A me pare che il "puo' darsi che" potrebbe sostituirsi con un "e' altamente
probabile che sia, in quanto non abbiamo alcun motivo per credere che". Per
la legge di Hook, una volta osservata sperimentalmente la sua validita' in
un certo ambito, non diciamo che "puo' darsi" che applicando alla molla una
forza di 10^10 Newton non si abbia un allungamento di 10^10 metri, diciamo
"e' altamente improbabile, o almeno, non abbiamo nessun motivo per
crederlo".
> Ciao, Valter
Ciao.
--
Bruno Cocciaro
--- Li portammo sull'orlo del baratro e ordinammo loro di volare.
--- Resistevano. Volate, dicemmo. Continuavano a opporre resistenza.
--- Li spingemmo oltre il bordo. E volarono. (G. Apollinaire)
Received on Tue Nov 11 2003 - 13:13:50 CET