Piercarlo ha scritto:
> Questo mi butta nello sconforto pi� nero (bhe, non esageriamo...): se
> la presenza di particelle viene "dedotta" indirettamente cosa
> autorizza a parlare di "particelle" (nel senso di oggetti fisici
> reali)? Messa in questi termini sembra che il concetto stesso di
> "particella subnucleare" sia al pi� un'utile modello (o metafora) di
> lavoro ma nulla pi�. Per dirla in un altro modo: quando dicono
> "abbiamo trovato quella particella" cosa hanno trovato realmente? Solo
> delle variazioni di energia?
Piano, piano...
Ci sono casi alquanto diversi...
Per es. i famosi bosoni vettoriali (coi quali Rubbia ha preso il
Nobel) si "vedono" davvero, nel senso in cui si possono vedere queste
cose: lasciano tracce nei rivelatori, se ne possono misurare energia, q.
di moto, ecc.
Lo stesso accade tutte le volte che la vita media e' abbastanza lunga.
In altri casi va come ti ho detto: vedi un process, uninterazione tra
particelle _osservabili_ che non puoi spiegare se non assumendo che
il processo sia passato atraverso una particella intermedia (che non
vedi).
> Curiosit�: nel caso che appunto queste famose "particelle" siano solo
> un comodo modello concettuale per lavorare viene naturale chiedersi se
> qualcuno abbia pensato di descrivere gli effetti osservati con altri
> modelli, dando descrizioni congruenti con i fatti ma facendo
> eventualmente a meno di tutte le particelle che non risultassero
> indefinitamente stabili (elettroni, protoni e, finch� sono confinati
> nel nucleo, neutroni). E' possibile una cosa del genere e, se s�, ti
> risulta che - magari anche solo per sfizio - qualcuno l'abbia fatto?
Non mi risulta, e non lo considererei un buon approccio.
Tieni presente che alla concezione oggi prevalente non si e' arrivati per
capriccio, ma perche' veniva progressivamente suggerita, quando non
imposta, dagli esperimenti.
Tieni anche presente che ti dice questo uno che non da oggi, ma da
decenni e' pieno di dubbi sulla strada presa dalla fisica delle
interazioni fondamentali.
Sono abbastanza persuaso che si dovrebbe percorrere strade diverse, che
forse ci si e' annodati in un labirinto; ma non credo che la tua idea
sarebbe quella giusta.
Del resto ragionando a questo modo cent'anni fa e piu' non si sarebbe
dovuto parlare di atomi: chi li aveva mai visti?
E infatti c'era chi diceva questo; ma i sostenitori degli atomi avevano
ragione...
> PS - Sugli asseriti effetti "antigravitazionali" dei composti
> superconduttori che ne pensi? E' un'altra "fusione fredda"?
Non ne so niente. Non me ne sono interessato, ma "a sentimento" non ci
credo.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Nov 11 2003 - 20:54:57 CET
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