Re: diffrazione da elettroni

From: Hypermars <hypermars_at_despammed.com>
Date: Fri, 7 Nov 2003 10:03:45 -0500

"Alex" <serenityeden_at_virgilio.it> wrote in message
news:hZNqb.107131$e5.3873355_at_news1.tin.it...
>
> Citando Penrose (La mente nuova dell'Imperatore, pag 302)
> "In qualche modo ogni particella passa la tempo stesso per le due
fenditure
> e interferisce con se stessa!"

A livello di funzione d'onda e' corretto.

> Citando Polkinghorne (Il mondo dei Quanti, pag 66)
> "L'elettrone indivisibile passa attraverso entrambe le fenditure!

Mi dissocio da questa formulazione descrittiva del processo di diffrazione
in questione.

> Ci� che in termini classci �
> inconcepibile, � ineluttabile dal punto di vista della meccania
quantistica"

Su questa frase invece mi ci ritrovo. Bisogna cambiare prospettiva, rispetto
al cosiddetto "buon senso" o "intuito" derivante dalla meccanica classica.

> Citando Penrose (La mente nuova dell'Imperatore, pag 302-303)
> [cut]

E' tutto okay Alex. L'elettrone ha una sua funzione d'onda, questa risente
della doppia fenditura, arriva allo schermo con una certa distribuzione di
probabilita' spaziale, e nel momento in cui viene rivelata collassa in un
punto, poiche' lo schermo si comporta come un misuratore dell'osservabile
posizione.

Bye
Hyper
Received on Fri Nov 07 2003 - 16:03:45 CET

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