Re: diffrazione da elettroni

From: Hypermars <hypermars00_at_yahoo.com>
Date: Sat, 8 Nov 2003 20:00:26 -0500

"luciano buggio" <buggiol_at_libero.it> wrote in message
news:bogjql$sf6$1_at_news.newsland.it...
> Hypermars ha scritto:

> Allora, se l'hai visto con i tuoi occhi, puoi essermi forse d'aiuto nel
> capire una cosa.

Ciao, mi sembra che ne abbiamo gia' discusso in passato, ti ricordi?

> Hai visto ad ogni emissione della sorgente accendersi rigorosamente sullo
> schermo un solo puntino alla volta? Mai, magari eccezionalmente, pi� di
> uno, o , eccezionalmente, nessuno?

Si, uno, con fluttuazioni dovute al rumore termico e all'efficienza del
rivelatore. Se vai a ripescare il post dove ne parlavamo, dovresti trovare
qualche dettaglio in piu'.

> La domanda (tradotta in termini teorici che spieghino questo eventuale
> risultato) pu� essere integrata con la seguente.
> La tecnologia dell'emissione monoeletettronica � plausibilmente cos�
> accurata da garantire che ad ogni atto di attivazione della sorgente
> corrisponda effettivamente e sempre il lancio di un solo elettrone, senza
> che casualmente ne partano due o pi�, o non ne parta nessuno?

Questa e' banalmente una descrizione dell'efficienza del rivelatore. Si puo'
misurare, e' uno dei dati che il costruttore mette nelle specifiche dello
strumento, e per quanto riguarda gli elettroni l'efficienza e' molto vicina
al 100%.

Bye
Hyper
Received on Sun Nov 09 2003 - 02:00:26 CET

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