Re: diffrazione da elettroni

From: luciano buggio <buggiol_at_libero.it>
Date: Sun, 09 Nov 2003 17:37:52 +0100

Delo ha scritto:

> ciao


> "luciano buggio" <buggiol_at_libero.it> ha scritto nel messaggio
> news:bojabv$nb5$1_at_news.newsland.it...
> > Davide Pioggia ha scritto:

> > Perch� non fare l'esperimento con le due fenditure in una Camera a Nebbia?
> > L'interazione ionizzante col gas non assorbe, per un lungo tratto,
> > l'elettrone, il quale pu� arrivare alle fenditure e superarle e
> > raggiungere lo schermo, lasciando impresso il puntolino luminoso: la
> >

> scusa ma secondo me c'� interazione. non so nel dettaglio cosa intendi per
> "non assorbe" per� c'� una interazione con un gas che potrebbe far
> collassare su uno stato.
Che ci sia interazione l'ho affermato anch'io (l'elettrone interagisce,
ionizzandole, con le molecole della camera a bolle): ci� che intendo
dicendo che non v'� assorbimento � che il fatto che l'elettrone
interagisca lungo il suo cammino non gli impedisce di continuare a
viaggiare, ionizzando nuove molecole che incontra lungo il suo percorso,
senza in qualche modo "scomparire" divenendo cos� inosservabile ed
inutilizzabile per l'impiego nell'esperimento suggerito.

> boh!!

> io per� volevo chiedere un'altra cosa. se avvicino molto lo schermo alle
> fenditure otterr� qcosa di molto diverso da una figura di interf?
> pi� vicino mi metto pi� � prevedibile capire da dove passa no? :-P
> forse ragiono in un modo classicheggiante, per� ...
Questi sono i ragionamenti che preferisco:-). Ci avevo pensato anch'io.
Far fare allo schermo stesso la parte del rilevatore della fessura
attraverso cui la particella � passata, semplicemente collocaandolo alla
distanza dalle fenditure, dietro di esse, a cui di solito si piazza il
rilevatore per sapere da che parte la particella � passata, distruggendo
cos� l'interferenza.
Devi visualizzare due diedri (se le fessure sono due tratti rettilinei
paralleli collocati ad una certa sistanza tra loro, che sono i due
ventagli della diffrazione da ciascuna delle fenditure. Fino ad un acerta
distanza oltre le fenditure essi non si sovrapporranno e se collochi lo
schermo al di qu� di tale distanza vedrai su di esso formarsi (sempre con
l'emissione di una particella alla volta) due figura a campana (nessuno
interferenza) una a fianco dell'altra. Dalla distanza critica in poi
vedrai le righe formarsi nella regione della sovrapposizione delle due
campaane (delle sezioni parallele allo schermo dei due diedri), regione
che si allarga, fino a coprire la somma della due Campaane, con
l'allontanamento dello schermo dalle fenditure.
Fino alla distranza critica potrai dire da quel delle due fenditure sono
via via passate le particelle, ma da quel momento in poi non saprai a
quale delle due fessure attribuire i puntolini che si saranno formati
nella regione che si va centralmente formando, quella con le righe.
Mentre tu allontani progressivamente lo schermo dalle fenditure, ad un
certo momento la particella di turno "sa" che tu hai collocato lo schermo
oltre la distanza critica, e, se decide di diffrangersi verso l'interno
(verso il centro della figura), con un certo angolo, smette di passare
rigorosamente per una sola delle due fenditure, cominciando ad "interagire
con se stessa", cosa che non faceva fino a quel momento.
Bah!
Le due fenditure sono semnpre rimanste aperte, le modalit� dell'emissione
non sono cambiare, per� c'� questo momento dal quale in poi la particella
cambia comportamento, e solo perch� tu stai allontanando progressivamente
lo schermo dalle fenditure.
Naturalmente si dir�, da parte degli ortodossi, che questo � solo un altro
modo di descrivere il "paradosso" delle due fenditure, e che comunque il
problema si risolve "dando realt�" alla funzione di probabilit� (finch� i
diedri non si intersecano le probabilit� non interagiscono, quella cosa
che faceva andare in bestia il grande Schroedinger): ma, messa cos�, non
ti sembra pi� dura da digerire?
Non capisco perch� non intervenga nel dibattito su queste cose il Comitato
per il Controllo del Paranormale:-)
Ciao.
Luciano Buggio
http://www.scuoladifisica.it
> Delo


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Received on Sun Nov 09 2003 - 17:37:52 CET

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