Piercarlo ha scritto:
> Stando a quanto appena detto il campo magnetico intorno a un
> conduttore percorso da corrente costante non sarebbe altro che la
> manifestazione di uno VARIAZIONE nel campo elettrico interno al
> conduttore originato dal fatto che, gli elettroni, muovendosi sotto
> l'influenza del campo elettrico applicato agli estremi del conduttore,
> in pratica si trovano a variare continuativamente il loro potenziale
> elettrico relatvamente ai nuclei atomici pi� o meno ionizzati che li
> circondano, variazioni che ovviamente, per garantire la neutralit� di
> carica, non possono essere compensate in un tempo nullo . Il che,
> detto in altri termini, significa che anche il campo magnetico
> "continuo" � in realt� prodotto da un (piccolissimo) campo elettrico
> variabile.
Probabilmente Paolo Russo ti rispondera', o magari ha gia risposto (io
leggo i post e poi scrivo le risposte dopo qualche ora, a volte dopo
qualche giorno).
Ma voglio dirti la mia.
Tu sei pieno di fantasia, il che non e' una brutta cosa, pero' ti fa
anche fare "fughe in avanti", ossia leggere cose che non sono state
scritte...
Quando si dice cheil campo magnetico e' un effetto relativistico,
s'intende esattamente questo.
Immagina un fascetto di particelle cariche (per es elettroni) in moto;
come ci sono ad es. nei cinescopi TV (finche' si useranno ancora...)
Gli elettroni si muovono tutti alla stessa velosita', che suppongo
costante nel tempo: quindi posso pensare di mettermi in un sistema di
riferimento che si muove con loro, e cosi' li vedo tutti fermi.
Allora attorno al fascetto ci sra' un campo elettrico radiale, che si
calcola facilmente, sapendo quanti elettroni ci sono per unita'
di lunghezza.
Ovviamente non c'e' nessun campo magnetico.
Ora mi rimetto nel rif. "del laboratorio", quello che m'interessa
di piu', e mi domando: che cosa vedremo in questo rif.?
Risposta: usando il fatto che E e B formano un tensore, come ha scritto
Paolo, si fa la trasformazione di questo tensore.
Sebbene nel rif. di partenza sia B=0, risulta che bel nuovo rif. B non
e' zero.
Onesta' vuole che si dica che in realta' il calcolo del campo magnetico
prodotto da un insieme di cariche in moto si sapeva fare anche prima
della relativita' (non molto prima, pero').
Potrebbe allora sembrare che l'affermazione "il campo magnetico e' un
effetto relativistico" sia falsa?
Risposta: no, perche' (come mi pare Paolo ti abbia detto) le eq.
di Maxwell sono *automaticamente* relativistiche; quindi se fai i
conti giusti con le eq. di Maxwell stai usando la relativita' senza
saperlo...
Quando hai un filo invece di un fascetto di cariche, la differenza e'
che hai anche delle cariche ferme: queste cancellano il campo
elettrico degli elettroni, ma non influiscono sul campo magnetico,
appunto perche' sono ferme.
Di quello che segue, sui materiali ferromagnetici, salvo solo l'ultima
frase:
> ...
> La domanda �: chi "paga" per mantenere in piedi il campo magnetico
> delle calamite? Almeno all'inizio, al suo instaurarsi, qualcuno deve
> aver scucito qualcosa...
Beh questo mi pare ovvio: per magnetizzare la calamita occorre
spendere un po' di energia.
Il resto, il discorso sugli spin, e' un miscuglio di cose che
potrebbero richiedere una risposta profonda e difficile, e di fantasie
a cui non si puo' rispondere :)
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Sun Nov 09 2003 - 20:55:50 CET
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