Elio Fabri <mc8827_at_mclink.it> wrote:
OK tutto quello che precede
> > E qui mi sorge una domanda: visto che la famosa costante di Planck �
> > appunto una "quantit� di azione" MINIMA da "agire" perch� un fenomeno
> > qualsiasi possa "legittimamente" esistere,
> > ...
> No no no! Ti fermno subito!
> Non ti far influenzare dalle parole!
>
> Il fatto che una certa grandezza si chiami "azione" non ti autorizza a
> cavarne significati come quelli che stai tirando fuori.
> Puo' anche essere che chi ha coniato quella parola pensasse a qualcosa
> del genere, ma questo e' del tutto fuori dalla fisica di oggi (e anche
> di un secolo fa).
E qui mi dai l'occasione per potermi finalmente chiarire un dubbio che �
un bel pezzo che mi gira in testa.
Si sa che gli elettroni legati agli atomi possono cambiare livello di
energia solo se questa viene fornita (finch� non si libera del tutto) in
precise quantit�, altrimenti niente cambio di livello.
Quello che non mi � mai stato chiaro � che cosa succede se l'elettrone
viene colpito da una quantit� di energia che, rispetto a quella
necessaria a cambiare livello, non � n� carne n� pesce. Interagisce, non
interagisce? Che fa insomma?
Tempo fa mi era venuto in mente una analogia (che nel caso non ci sia
interazione del tutto non serve a niente) con le torrette dei flipper,
quelle che se vengono colpite con una certa forza fanno scattare il
segnapunti altrimenti si limitano a rimbalzare la palla. Gli elettroni
Hanno un comportamento analogo, cio� se non assorbono il fotone comunque
lo fanno rimbalzare da un'altra parte? E in questo rimbalzo, anche se
l'elettrone non cambia livello, l'intero atomo ne subisce qualche
influenza (nella sua quantit� di moto per esempio)?
Ciao e grazie per la pazienza!
Piercarlo
Received on Mon Nov 10 2003 - 01:28:06 CET
This archive was generated by hypermail 2.3.0
: Thu Nov 21 2024 - 05:10:29 CET