Franco ha scritto:
> Michele Falzone wrote:
> > 1- Dai per scontato che i portatori siano delle cariche elementari, mentre
> > le ultime ricerche, se vuoi ti posso dare i riferimenti, dimostrano che in
> > particolari canali il passaggio della corrente elettrica pu� avvenire per
> > quanti frazionari della carica elementare e.
> Questi mi interessano, grazie. Mi pare di ricordare di aver letto
> qualcosa in proposito, ma non c'e` verso di tirare fuori dalla mia
> memoria a cosa si riferiva.
L'articolo � spuntato su Le Scienze, si riferisce a particolari canali
monoatomici dove si � misurato che il trasporto avviene mediante frazioni
di carica elementare, pur mancando che ad oggi un modelle completo di tale
comportamento non esiste, in ogni caso si prevede che si possano
costruire in futuro canali che consentano il passaggio di corrente con
qualunque frazione di carica elementare.
> > 2 � Parti dal presupposto che la corrente sia un flusso di cariche
> > elementari e questo porta al paradosso di Catt,
> > http://www.electromagnetism.demon.co.uk/catanoi.htm
> Il paradosso di catt dimostra che catt non ha ancora capito dopo piu` di
> venti anni come funziona la conduzione elettrica nei metalli :-)
Possibilissimo che Catt non abbia capito come funziona la conduzione
elettrica nei conduttori, allora siamo sicuramente almeno in due a non
avere capito questo argomento pur avendo insegnato da anni elettrotecnica,
e spiegandolo sempre nella maniera classica.
Scherzi a parte, mi potr� sbagliare, ma questo argomento merita moltissime
riflessioni, e penso che non sia cos� assodato come sembra, anche se i
modelli adoperati funzionano molto bene, ma non credo che il problema si
possa affrontare in maniera superficiale e in questa sede.
> > Penso che tu stia facendo un poco di confusione, in quanto i
> > microprocessori si interfacciano con porte logiche della stessa famiglia,
> > la pi� banale TTL solo per farti un esempio, il problema
> > dell'interfacciamento � legato principalmente alle soglie dei livelli
> > logici che spesso sono incompatibili tra diverse famiglie,
> Non si sta riferendo all'interfacciamento statico, ma alle riflessioni
> che si hanno sulle linee di trasmissione. Le piste dei circuiti stampati
> per logiche ad alta velocita` devono essere progettate come microstrisce
> a impedenza caratteristica controllata, se si vuole che il tutto funzioni.
Infatti io non mi riferivo a questo, ma al fatto che le possibili piste
sicuramente trattate come line, introducono dei ritardi, ma assolutamente
mai possono deteriorare il componente, a meno di sbagliare i valori di
alimentazione.
> > collegare un microprocessore direttamente ad una alimentazione compatibile
> > con relativo tasto, ma devi stare attento di interporre un circuito
> > antirimbalzo, altrimenti in una commutazione viene letta come un treno di
> > impulsi, ma questo � un'altro discorso e non ha niente a che fare con i
> > tempi di ritardo essendo un fatto puramente meccanico, ma difficilmente si
> > rompono a meno di sbagliare alimentazione.
> Se una linea di impedenza caratteristica Z0 e` terminata su un carico di
> impedenza molto elevata (RL>>Z0), si ha un coefficiente di riflessione
> in tensione pari quasi a +1, e questo vuol dire che alla fine della
> linea la tensione raddoppia. Se piloti la linea a bassa impedenza con un
> gradino di 5V, alla fine puoi avere 10V. Tutto cio`, come dici anche tu,
> non c'entra nulla con i rimbalzi.
In genere un componente si deteriora non tanto per la tensione applicata,
ma per l'energia che � costretto ad assorbire, il deteriorarsi � dovuto al
conseguente innalzamento della temperatura, ma il trasferimento di potenza
a parit� di tensione di alimentazione � massimo solo quando RL=Z0, per
RL>>Z0 il trasferimento di potenza � irrisorio, come vedi non pu�
surriscaldarsi e pertanto non si pu� deteriorare.
Scusa se insisto
Ciao Michele
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Received on Tue Oct 21 2003 - 22:50:51 CEST