Re: velocità degli elettroni in un conduttore

From: Franco <inewd_at_hotmail.com>
Date: Tue, 21 Oct 2003 08:48:52 -0700

Michele Falzone wrote:

> 1- Dai per scontato che i portatori siano delle cariche elementari, mentre
> le ultime ricerche, se vuoi ti posso dare i riferimenti, dimostrano che in
> particolari canali il passaggio della corrente elettrica pu� avvenire per
> quanti frazionari della carica elementare e.

Questi mi interessano, grazie. Mi pare di ricordare di aver letto
qualcosa in proposito, ma non c'e` verso di tirare fuori dalla mia
memoria a cosa si riferiva.

> 2 � Parti dal presupposto che la corrente sia un flusso di cariche
> elementari e questo porta al paradosso di Catt,
> http://www.electromagnetism.demon.co.uk/catanoi.htm

Il paradosso di catt dimostra che catt non ha ancora capito dopo piu` di
venti anni come funziona la conduzione elettrica nei metalli :-)

> Penso che tu stia facendo un poco di confusione, in quanto i
> microprocessori si interfacciano con porte logiche della stessa famiglia,
> la pi� banale TTL solo per farti un esempio, il problema
> dell'interfacciamento � legato principalmente alle soglie dei livelli
> logici che spesso sono incompatibili tra diverse famiglie,

Non si sta riferendo all'interfacciamento statico, ma alle riflessioni
che si hanno sulle linee di trasmissione. Le piste dei circuiti stampati
per logiche ad alta velocita` devono essere progettate come microstrisce
a impedenza caratteristica controllata, se si vuole che il tutto funzioni.

> collegare un microprocessore direttamente ad una alimentazione compatibile
> con relativo tasto, ma devi stare attento di interporre un circuito
> antirimbalzo, altrimenti in una commutazione viene letta come un treno di
> impulsi, ma questo � un'altro discorso e non ha niente a che fare con i
> tempi di ritardo essendo un fatto puramente meccanico, ma difficilmente si
> rompono a meno di sbagliare alimentazione.

Se una linea di impedenza caratteristica Z0 e` terminata su un carico di
impedenza molto elevata (RL>>Z0), si ha un coefficiente di riflessione
in tensione pari quasi a +1, e questo vuol dire che alla fine della
linea la tensione raddoppia. Se piloti la linea a bassa impedenza con un
gradino di 5V, alla fine puoi avere 10V. Tutto cio`, come dici anche tu,
non c'entra nulla con i rimbalzi.

-- 
Franco
Wovon man nicht sprechen kann, dar�ber mu� man schweigen.
(L. Wittgenstein)
Received on Tue Oct 21 2003 - 17:48:52 CEST

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