Giorgio Pastore ha scritto:
> Allora, se cerco una spiegazione che sia un aggancio ad altre
> proprieta' e non voglio rassegnarmi alla affermazione, peraltro vera,
> che lo spin e' una quantita' quantistica senza analoghi classici che
> posso fare ? Secondo me qualcosa e' fattibile se ci si ricorda quale
> e' l' origine fenomenologica osservativa dello spin: la presenza di un
> momento magnetico. Un momento magnetico e' una proprieta' connessa ad
> una meccanica (il momento angolare) ma che fa scattare altre immagini
> ed associazioni. P.es; la deflessione in un campo magnetico non
> uniforme, precessioni, allineamenti...
Giustissimo, anche se nella storia dello spin credo abbia avuto un
posto importante un probnlema non legato ai momenti magnetici: la
regola di selezione ortoelio-paraelio.
> Ci si puo' spingere un passo piu' in la'. In elettromagnetismo
> classico un momento magnetico deriva da una distribuzione di correnti.
> Questo continua a valere anche nel formalismo della MQ. La presenza
> dello spin la puoi associare alla presenza di una distribuzione di
> correnti che danno luogo ad un momento magnetico non nullo anche nel
> sistema di riferimento in cui la massa dell' elettrone e' in quiete.
Qui c'e' una difficolta', come ben sai: che il fattore giromagnetico
per l'elettrone e' il doppio che per il momento orbitale. Cosa che e'
all'origine dell'effetto Zeeman anomalo, ecc.
Il che vuol dire che non e' possibile farsi un modello dell'elettrone
come una distribuzione di carica rotante, almeno se si vuol assumere
che la densita' di carica sia proporzionale alla dnesit'a di massa.
Ma piu' fondamentale: io non incoraggerei tantativi d'interpretazione
che si appoggino sull'immagine intuitiva di un elettrone "dotato di
struttura", visto che per quanto ne sappiamo oggi, non e' cosi'.
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Elio Fabri
Dip. di Fisica - Univ. di Pisa
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Received on Tue Oct 21 2003 - 20:41:52 CEST
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