Re: Nube tossica radioattiva

From: Ivan Ivanov <cosacco_at_senza.sacco.net>
Date: Tue, 29 Mar 2011 23:08:08 GMT

Elio Fabri <elio.fabri_at_tiscali.it> ha scritto:

>Ivan Ivanov ha scritto:
> > Il problema, con le radiazioni, � che QUALSIASI dose � dannosa
> > per gli esseri viventi. Questo perch� un raggio alfa o beta o
> > gamma sono ionizzanti, quindi sono in grado di strappare via gli
> > elettroni dagli atomi.
> > ...
>A me pare che il tuo sia un atteggiamento estremistico e impraticabile.
>Volendo essere coerenti, tutti quelli che abitano in aree dove la
>radioattivita' del terreno e' piu' alta, si dovrebbero trasferire in
>luoghi piu' sicuri (per fare un solo esempio).
>In termini quantitativi, se aumenti il rischio "inevitabile" poniamo
>dell'1% questo avra' conseguenze inosservabili.

Caro Elio, ho solo voluto spiegare il meccanismo di base che
rende le radiazioni ionizzanti pericolose per ogni organismo
vivente, poi io stesso ho detto che comunque una certa dose
annuale � inevitabile.
Per� ad esempio io non andrei mai a vivere in quella cittadina
iraniana dove il fondo naturale � 100 (o mille?) volte quello
medio, n� andrei alle terme di Ischia o a vivere a 200 metri
dalla Casaccia oppure a fare una gita a Chernobyl.
Perch� rischiare, quando si pu� evitare?

>Del resto tu stesso riconosci (non so con quanta coerenza) che il
>rischio delle radiografie e' accettabile, perche' compensato dal
>vantaggio diagnostico che se ne ricava.
>E allora? Perche' non applichi lo stesso cirterio (rapporto
>rischi/benefici) a *tutte* le situazioni?
>Senza contare che non capisco perche' un simile estremismo non venga
>applicato ai pericoli del traffico, a *tutti* gli agenti inquinanti,
>ecc. ecc.

Penso che vada applicato sempre e comunque, questo ragionamento.
Accettiamo un piccolo rischio da raggi X per avere il vantaggio
di una gamba che funziona come prima, ad esempio, ma se ci fosse
un sistema di imaging privo di rischi, sarebbe meglio. Cos� come
accettiamo il rischio da smog, ma solo perch� per motivi di
lavoro non puoi vivere in aperta campagna. Anche qui, spero di
spbrighino con l'auto elettrica, cos� almeno in citt� si morir�
meno per inquinamento. Ecc. ecc.
Insomma, cerchiamo di migliorare le cose e rendere l'ambiente pi�
salubre, non pi� inquinato.
Le centrali in Italia non ci sono. Ecco, evitiamo di farle.

>Insomma, contro le "radiazioni" c'e' una fobia che non ha proprio
>niente di razionale: tu ne sei un chiaro esempio.
>--
>Elio Fabri
>
>Perche' tu devi pur sapere, aggiunse, mio ottimo Critone, che parlare
>scorrettamente non solo e' cosa brutta per se medesima, ma anche fa
>male all'anima.

Non credo di avere una fobia. Visti i rischi del nucleare, molto
evidenti in questi giorni in Giappone ed evidenti in passato in
Ucraina, con le migliaia di morti, nati deformi, bambini con
speranza di vita di pochi anni, ecc.
Se c'� una cosa che spaventa, nei radionuclidi, � proprio la
lunga durata e gli effetti che si protraggono nel lontano futuro.
Un terremoto abbatte le citt�, lo tsunami le spiana, migliaia di
morti, ma poi tutto torna come prima, si ricostruisce.
Invece, nel caso del nucleare, il problema pu� diventare qualcosa
a cui pensare per alcune migliaia di anni (ad essere ottimisti).
Non sarai d'accordo, ma per me questo aspetto � qualcosa di
razionalmente inaccettabile.



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Tutti a Brescia, a Brescia, a Brescia senza fine!
Received on Wed Mar 30 2011 - 01:08:08 CEST

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