Re: esperimenti pericolosi?

From: Alessandro Esposito <theopps75_at_yahoo.it>
Date: Sun, 12 Oct 2003 20:06:52 +0200

ho visto il servizio ed in effetti il taglio giornalistico penso fosse
sbagliato.
Insomma come quasi tutte le volte un giornalista cerca di parlar di scienza.
Pero' devo dire che stavano intervistando dei fisici. Penso la questione
aperta fosse un'altra e cioe' quanto e' stato stimato tale fenomeno. Io
presuppongo in tal settore siamo al limite delle conoscenze quindi il dubbio
del giornalista nasceva da questo... e se non fosse poi cosi' poco
probabile?

Metto in chiaro subito che concordo basilarmente con il posto nel senso di
procedere con gli esperimenti. Ma forse per chiarire l'eventuale e molto
probabilme incosistenza della critica mossa nel pezzo giornalistico
bisognerebbe

1) chiarire se la stima e' attendibile o realmente non si ha idea di cosa
possa capitare
2) dire quanto un esperimento aumenti la probabilita' di u evento
catastrofico. Mi spiego. Se normalmente nel raggio di azione di tale evento
che comprende la Terra avengono x collisioni di raggi cosmici per anno e se
gli esperimenti ne producono x/1000 (tanto per dire) ad energie anche piu'
basse allora chiunque puo' capire che la paura e' ridicola. I fisici
intervistati, anche coloro che minimizzavano il rischio, parlavano di
probabilita' bassissime... fare un confronto con il "fondo naturale di
richio" mi sembrerebbe piu' tranquillizande per la gente.

Vorrei invece porre un quesito... il fenomeno in discussione di cosa si
tratta? Non sono del settore ed immaginere una sorta di reazione a catena
che possa far aggregare la materia in un modo come descritto da report non
riesco ad immaginarmelo da un punto di vista delle mie conoscenze fisiche
Received on Sun Oct 12 2003 - 20:06:52 CEST

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